Esordisco con questo quesito: Preferireste un allenatore anziano di temperamento o un giovane “YES MAN”? Come in tutte le cose spesso la verità sta nel mezzo: Un allenatore con grande esperienza vedrebbe Firenze come punto di arrivo e non come trampolino di lancio. Fattore da non sottovalutare se valutiamo, ad esempio, Montella che propose a Firenze un calcio innovativo e spumeggiante per poi ritrovarsi per i motivi che sappiamo all’umile Sampdoria ma per lui le richieste non sono mai mancate. Da qui si stilano i profili dei due schieramenti. Eventuale dopo Sousa: Mazzarri a capitanare il primo partito, Maran a controbattere.
Il tecnico ex-Inter e Napoli, adesso è fuori da tempo ed è a caccia di una nuova esperienza. La piazza di Firenze a lui sarebbe molto gradita (e ci mancherebbe) ma i piagnistei per giustificare il catastrofico gioco nerazzurro sono ancora lampanti nelle nostre menti. Dal canto suo vanta il classico “catenaccio e contropiede” che con i giusti giocatori può essere più che redditizio…
Nell’altro schieramento c’è il tecnico clivense Rolando Maran. Quest’anno una grande stagione con la maglia dei gialloblù (prossimo avversario viola n.d.r.) Un passato di gavetta, profilo basso (stipendio compreso) Allenatore emergente e voglioso di fare il salto di qualità.
Adesso sta a noi, continuare ad essere una scuola per allenatori? Oppure una Laura ad honorem per allenatori esperti?
Gabriele Caldieron