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Agudelo: “Devo lavorare per poter essere come Pizarro, non conoscevo Firenze ma scegliere la Fiorentina è stato facile”
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Agudelo: “Devo lavorare per poter essere come Pizarro, non conoscevo Firenze ma scegliere la Fiorentina è stato facile”

Redazione

6 Febbraio · 13:50

Aggiornamento: 6 Febbraio 2020 · 13:50

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Kevin Agudelo è il secondo giocatore che la Fiorentina presenta alla stampa nel corso di questa settimana. Il calciatore colombiano, rilevato dal Genoa nell’ultimo giorno di trattative, a breve incontrerà la stampa presso lo stadio Franchi di Firenze.

Qual è il suo ruolo preferito?
“Io ho sempre ammirato i calciatori colombiani che sono arrivati con successo in Europa. Ammiro molto James Rodriguez. Anche come giocava qualche anno fa. E’ un calciatore forte nelle due fasi, che fa la differenza rispetto agli altri. E’ la tipologia di giocatore a cui aspiro. Sono una mezzala e penso di avere qualità offensive e difensive. Quando c’è bisogno di difendere io lo faccio con garra e do il massimo. Devo imparare molto, soprattutto nello smistamento della palla ma questo è il posto giusto per imparare e crescere. Il mio obiettivo è crescere come calciatore e dimostrare il mio talento”.

Si rivede in Pizarro e pensa che un domani potrà giocare nel suo ruolo?
“Penso di sì. Già in Colombia ho giocato un paio di volte come regista. Lavorando penso di poter diventare un giocatore di questo tipo. Sicuramente quello di cui ho bisogno è di lavorarci sopra e di fare meno errori nei passaggi. Questa è la chiave per farlo. Una volta che farò meno errori e affinerò la mia tecnica, l’ultimo passo sarà la distribuzione del gioco e poi potrò giocare lì. Non mi posso paragonare né ora né domani a Pirlo o Pizarro, però lavorerò per giocare in quel ruolo e diventare importante per la squadra”.

E’ pronto a restare fuori dai titolari in attesa di compiere questo percorso per giocare come regista?
“So benissimo che ho bisogno di lavorare molto. Tuttavia io posso giocare anche in altri ruoli. Sia che ci sia bisogno di giocare come mezzala o come regista, io lo farò con entusiasmo e se c’è bisogno di allenarsi tanto prima di giocare, lo accetto e lavorerò al massimo. La prospettiva di giocare meno non mi preoccupa se il club mi chiede di avere pazienza”.

Perché ha scelto Firenze?
“La decisione non è stata difficile. Sapevo che la Fiorentina era un grande club e con voglia di crescere e fare grandi cose. Ne ho parlato con la mia famiglia ma tutti hanno accettato la mia scelta e mi hanno appoggiato. Inizialmente non conoscevo Firenze, me ne avevano parlato e una volta che sono arrivato mi è piaciuta subito tantissimo”.

Cosa pensa del prossimo incontro con Zapata e Muriel?
“Affronterò due grandi colombiani e se avrò l’opportunità di giocare saranno due rivali come gli altri. Se la palla passerà vicino a me, cercherò di prenderla come contro tutti gli altri. Per 95 minuti saremo rivali”.

Lei è già sposato, con sua moglie avete deciso da bambini?
“E’ una persona che mi sostiene da sempre. E’ sempre stata con me in ogni occasione. Tre anni fa, quando giocavo in divisioni inferiori in Colombia non potevo permettermi le scarpe da gioco. Siccome lei giocava a calcio, mi regalò un paio di scarpe che ho tenuto poi fino alla prima partita da professionista in Colombia. Merita tutto il mio affetto e tutto il mio appoggio, sempre”.

C’è un colombiano in Italia a cui sei legato o in contatto?
“I colombiani che giocano in Italia hanno avuto tutti una grande carriera, come Cuadrado e Muriel che hanno giocato qui. Non ho molti contatti con loro, ma penso molto spesso a loro e guardo spesso le loro partite. Mi piace molto come gioca Cuadrado, con la sua velocità e i cambi di ritmo. Quando lo vedo lo saluto sempre, ma non siamo amici perché non ci siamo visti spesso. Con Zapata abbiamo trascorso un po’ di tempo insieme a Genoa, forse è l’unico amico che ho in Italia tra i calciatori colombiani. Mi ha dato un sacco di consigli quando sono arrivato”.

Tra i suoi sogni c’è la Nazionale?
“Chiaro. Da bambino sognavo questo traguardo. Quando mi ha chiamato l’U23 sono stato felice perché da sempre ho sognato di rappresentare il mio paese nel calcio. Se avrò questa possibilità sarò entusiasta. Intanto lavoro tanto, sono focalizzato sul mio primo obiettivo che è quello di giocare nel club. Poi vedremo passo passo dove potrò arrivare”.

Come si passa dall’Atletico Huila in due anni a vestire la maglia della Fiorentina?
“Sto vivendo un sogno. Da piccolo ho sempre voluto giocare in Europa e sta accadendo tutto velocemente. Sono felice perché questo club crede in me. Spero di dimostrare in campo tutto quello che le persone stanno facendo per me. Le parole però non servono, devo dimostrarlo sul campo. Non so quante partite giocherò qui, ma proverò a dimostrarlo sul campo e passo passo cercherò di arrivare più lontano possibile”.

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