L’orgoglio del presidente è più forte di una cascata di euro
L’anno scorso bistrattato da tutti. Dai giornali, dai tifosi, dai media e persino dall’allenatore. Nessuno lo voleva, sembrava Calimero. Solo Commisso non perse mai occasione per ricordarci, che il marocchino, lo aveva scelto lui.
Affare da 20 e passa milioni, Amrabat ha passato tutto il suo tempo a Firenze a leggere sempre la stessa cosa, un po’ su tutti i quotidiani ed in tutte le radio:” Quando gioca, non gioca mai nel suo ruolo”, “Italiano gioca con il 4-3-3 e Amrabat non è adatto”, “Torreira a centrocampo non si tocca”.
Queste erano più o meno le frasi fatte riportate dai media. I tifosi forse sono andato giù anche in maniera più pesante.
Io ho sempre capito e “visto” che Amrabat il suo meglio lo aveva fatto in un centrocampo a due, con vicino qualcuno dai piedi buoni. Il campionato di quest’anno, o meglio delle ultime partite giocate prima del mondiale, ci ha mostrato un Amrabat a suo agio proprio in un centrocampo a due con Mandragora.
Qatar 2022
Il mondiale invece ci racconta tutt’altro. Amrabat gioca in un centrocampo a tre nel ruolo di playmaker, e udite udite, è stato inserito nella top 11 di Qatar 2022.
Come se non bastasse, tutti i media internazionali e nazionali non fanno altro che parlare di lui, piazza solo un po’ ovunque, dalla premier alla Bundesliga passando per la Liga.
Il fratello poi si è superato, addirittura lo ha consigliato al Paris Saint-German, taggando il presidente dei parigini in un suo post, siamo alla follia, oltre che al carattere irriconoscente del post.
Prima di sbilanciarci però è portarci in avanti con un sonoro “Amrabat Mercenario” analizziamo le cose.
Il marocchino come è giusto che sia, si sta godendo il suo mondiale da protagonista assoluto, e fino ad oggi non ha né smentito il fratello n’è parlato di mercato. Quindi andiamoci con i piedi di piombo.
Il calcio di oggi è ad ogni modo irriconoscente, con calciatori che vanno a destra e manca in base ai quattrini, ma Amrabat non ha mai dato questa sensazione, anzi ha tutta l’aria di essere un bravo ragazzo, poco affine a certe sgradevoli affermazioni.
Ma veniamo al perché io pensa che Amrabat resterà in viola.
Commisso e Amrabat

Commisso come scritto in calce ha sempre ribadito il suo intervento nell’acquisto di Amrabat. Non c’è stata conferenza stampa in cui non abbia ricordato questa operazione. Da un lato tutto questo dovrebbe farci riflettere. Come è possibile che il nostro migliore acquisto, al momento (stando a l’inizio di campionato e al mondiale stratosferico) sia stato fatto dal presidente e non dai DS e DG? Ma di questo ne riparleremo un’altra volta.
Come sappiamo il nostro presidente ha tanti pregi e tanti difetti, ma su una cosa è imprescindibile, è super permaloso!
Pensate se vendesse Amrabat è qualche malcapitato giornalista dovesse chiedergli: “Perché ha venduto Amrabat?” Non vorrei trovarmi ne nei panni del giornalista ne in quelli del presidente.
Di norma i permalosi, pur di portare fino alla fine la loro idea come la migliore che ci fosse, sono disposti a tutto, e sono convinto che alla fine, l’orgoglio del nostro presidente, prevarrà sui milioni di euro offerti. Se così non fosse, amen, c’è ne faremo una ragione e passeremo subito a produrre un altro campione che poi qualcuno ci porterà via non appena avrà sfondato, tanto ormai lo sanno tutti, siam diventati un supermercato.
Io spero che non andrà così, vorrei che la nostra squadra riuscisse almeno una volta a trattenere un gioiello fatto in casa, e da questi piccoli particolari che si rende grande una società, ed un grande uomo come Commisso si definisce, fa anche questo.
AD MAIORA
Lo scugnizzo viola
AMRABAT RIVELA: “FACCIO FATICA A CAMMINARE, GIOCARE OGNI 3 GIORNI È COMPLICATO, NON POSSO FERMARMI”