la volete cacciare sta cazzimma?
Una Fiorentina sontuosa, ma senza Cazzimma. Basta uagliù, lo volete capire o no che serve cattiveria? Sono stanco, e lo saranno anche i lettori, che leggono la parola “più Cazzimma” in ogni mio articolo. L’ha detto anche il mister, sotto porta ci vuole cattiveria. Così come ha detto che Ikonè doveva provare il dribbling su Handanovic nel finale.
Italiano ha preparato un cocktail perfetto per la sfida con l’Inter, un primo tempo dominato per il gioco prodotto, ma avaro di reti. Ne potevano mettere a tabelloni almeno due, per non dire tre. Non si può produrre tutto sto “Calcio” senza finalizzare, alla lunga la paghi. Noi non l’abbiamo pagata alla lunga, anzi l’abbiamo pagata subito.
E qui vengo alle imprecazioni. Il gol dell’Inter è frutto di svogliatezza. Venuti ha pressato Perisic, pensando “vabbè male che vada pareggiano”, Duncan si è addormentato, e quando è sbucato Dumfries, ha detto “ma dai, ne avevo uno dietro?” . Dai ma che facciamo, regaliamo un pareggio dopo aver dominato così? Fossi in Italiano, Duncan giocherebbe la prossima partita nel duemila e credici! Non capisco nemmeno perché non lo abbia sostituito. Ma tant’è almeno un pareggio lo abbiamo portato a casa, ma dopo quello visto in campo, ci sta stretto.
Non esiste continuare a sprecare partite così. Io non posso e non voglio accontentarmi. Fosse stata la Fiorentina della scorsa stagione, e vabbè, avrei detto “ok ci è andata bene” ma quest’anno no, non ci sto. È uno spreco produrre l’italiano show e poi non concretizzarlo. Il mister nel post partita, sembrava tranquillo, ma da ex uomo di calcio, vi garantisco che dentro di lui, stava morendo.
Non puoi fare cento azioni e concretizzarne una sola. Spero vivamente di aggiungere quest’ultimo tassello alla squadra, è di essere più concreti sotto porta. Ancora una volta è andato in gol Torreira, con un dente in meno, ma senza mai mollare. Uno, dieci, cento Torreira. Ma anche cento Igor, un muro. Torreira ha fatto una partita mostruosa, incollato a Çalhanoğlu. Non lo ha mai mollato, ci si è appiccicato addosso, spegnendo qualsiasi idea del turco. E si è fatto trovare pronto, ancora una volta negli inserimenti. Il suo gol e poesia pura.
E parlando del gol non posso che spendere parole al miele per Gaetano Castrovilli. Un giocatore (finalmente) ritrovato. Si sono riviste le sue accelerate e le sue danze sul pallone, degno del Castrovilli che ci aveva fatto conoscere Montella. Che bello, ritrovare un Castrovilli così fa piacere, e ci serve pure.
Parliamo di Ikonè. La tecnica c’è, ed è anche sopraffina, ma manca anche a lui cattiveria e lucidità, se si sblocca, questo ragazzo farà faville e ci farà divertire, ne sono sicuro.
Ancora una volta voglio concludere il mio articolo, parlando del mastino brasiliano Igor “The Wall” Julio dos Santos de Paulo. Sono otto partite consecutive da titolare e non a caso è il periodo in cui la Fiorentina ha preso meno gol. Questo è un altro miracolo di Italiano, che ha trasformato un terzino, in un centrale fortissimo.
Uagliù, simme fort! C’è manc solo nu poco e Cazzimma!
Lo scugnizzo viola