Più che una discussione un confronto, ma poi la situazione precipita. Se la partita è andata male, insomma, quello che succede dopo Empoli-Sassuolo è ancora peggio. Molto peggio. Con l’azzurro Levan Mchedlidze, peraltro fuori per infortunio, che rimedia un pugno in piena faccia da un sostenitore azzurro e un successivo parapiglia fra gli stessi tifosi, perché in molti vogliono difendere il georgiano, altri chi lo ha colpito.
È finita da non molto, la gara, quando nella vicina via Guido Monaco l’auto del giocatore viene fermata dai tifosi all’angolo con viale delle Olimpiadi. Non è la prima volta, spesso i protagonisti parlano con gli sportivi, ma stavolta la situazione precipita. Mchedlidze rimedia un colpo in faccia, sembra addirittura sferrato da dietro e, visibilmente scosso, viene allontanato a forza (e a fatica) da alcuni sportivi che hanno assistito alla scena. Mentre sull’angolo della strada, però, volano spinte, pugni e schiaffi. Ad avere la peggio proprio chi ha colpito il giocatore.
L’arrivo della Polizia Municipale, prima con un agente in moto e subito dopo con una pattuglia, riporta la situazione sotto controllo. Ma il peggio, ormai, è accaduto. Un fatto grave e a Empoli, finora considerata una sorta di isola felice, con pochi precedenti. E che potrebbe avere degli strascichi.
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