Parte male la Fiorentina, chiamata a dare una reazione di carattere al Sant’Elia. Pronti via e il Cagliari trova il vantaggio dopo un minuto di gioco grazie a un preciso colpo di testa di Di Gennaro. La viola peró gioca bene e si velocizza, dimostrando di non voler perdere e di voler cambiare una volta per tutte uno sciagurato inizio di stagione.
Il primo tempo cambia faccia dopo il primo gol di uno splendido Kalinic su cross di Tello. Da allora è dominio Fiorentina con continui attacchi e tiri verso la porta di Storari. La rete piú bella la segna Bernardeschi, finalmente nel ruolo offensivo tanto desiderato negli scorsi mesi. Il numero 10 viola con quel gol si lascia alle spalle tanti fantasmi del passato, le pressioni sembrano scivolargli addosso e abbandonarlo come se i tanti discorsi fatti su di lui non fossero mai avvenuti.
Un altro giocatore rinato sembra, come detto, Nikola Kalinic. 3 gol e un assist pazzeschi per il Condor viola che dopo una prima parte di stagione pare aver riacquistato il killer instinct che lo aveva fatto conoscere al popolo fiorentina lo scorso anno.
Dopo tanto, troppo tempo, torna a farsi apprezzare un incontenibile Tello, autore di una splendida prestazione sulla corsia di destra. Sublime l’assist per Kalinic che ha sancito l’1-5.
Un bel ritorno è quello dell’intero reparto di centrocampo che annienta le ripartenze e le geometrie del Cagliari. Borja nel suo ruolo a dettare i tempi con Vecino a dargli sostegno sembra la vera mossa vincente di Paulo Sousa.
L’unica nota negativa è stata la difesa che in pochi minuti si è vista segnare in fotocopia due reti su calcio d’angolo. Queste distrazioni si pagano e la Fiorentina, in questo, devo molto migliorare.
I viola tornano a casa con 3 punti importanti, 3 punti che danno respiro e che fanno riflettere sulle vere potenzialità di questa squadra.
Matteo Fabiani