Perquisizioni e sequestri nelle holding lussemburghesi di Elliott che il 31 agosto 2022 hanno venduto il Milan per 1,12 miliardi alla RedBird di Gerald Cardinale. La polizia giudiziaria del Granducato — a quanto si è appreso — si è presentata questa mattina negli uffici della Project Redblack con un’ordinanza di perquisizione e sequestro del giudice Claude Pascal su richiesta di assistenza giudiziaria dei pm della Procura di Milano, Giovanni Polizzi e Giovanna Cavalleri.
Contro tre amministratori della società vengono ipotizzati i reati di abuso di beni sociali e bancarotta fraudolenta: si tratta del manager di Elliott, Jean-Marc McLean, e dei professionisti locali Daniela Italia e Victor Schuh. Oggetto del sequestro sono tutti i documenti cartacei e digitali (contabili, bancari, verbali di consiglio di amministrazione ecc) riconducibili alla gestione della compravendita del Milan e all’utilizzo della somma incassata dalla vendita.
Finora si sapeva che le ipotesi di reato al centro delle indagini erano l’appropriazione indebita e ostacolo alla vigilanza. Entra in gioco ora nell’inchiesta il calibro grosso della bancarotta fraudolenta. Secondo indiscrezioni, che al momento non trovano conferma, sarebbero stati acquisiti documenti anche presso Intertrust, il gruppo di consulenza che gestisce l’amministrazione di decine di società del fondo americano, tra cui anche Project Redblack.
Analoga ordinanza di perquisizione e sequestro sarebbe stata eseguita anche presso Rossoneri Sport anch’essa residente nel Granducato, è la società che possedeva il 99,9% del Milan e ha materialmente incassato gli 1,12 miliardi da RedBird. Project Redblack è la holding che, a sua volta, controlla la Rossoneri.L’inchiesta penale milanese è nata (per poi svilupparsi autonomamente) da un esposto della Blue Skye di Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo. Blue Skye era socio di minoranza (4,3%) di Project Redblack e si ritiene danneggiata dalla vendita a RedBird «avvenuta con modalità tali da pregiudicare il suo diritto di credito». Nei giorni scorsi il Corriere aveva dato notizia della richiesta di Blue Skye al Tribunale Fallimentare di Milano affinché fosse dichiarata l’insolvenza delle due società lussemburghesi.
Tra l’altro il procedimento al fallimentare potrebbe essere stato l’incipit tecnico che ha permesso di ipotizzare la bancarotta fraudolenta. Dalle carte di quel procedimento era emerso che denaro e crediti per oltre 1 miliardo di euro, flussi finanziari collegati alla compravendita del Milan, erano stati fatti affluire nelle Isole Cayman e in Delaware da Project Redblack e Rossoneri Sport appena 24 ore dopo il blitz della Guardia di Finanza milanese del 26 gennaio, e cioè all’indomani dell’emergere in pubblico dell’inchiesta sulla cessione del Milan dal fondo Elliott di Paul Singer a RedBird.
«Una moltitudine ingiustificata di iniziative giudiziarie» dalla «natura temeraria e pretestuosa» è stata promossa da Blue Skye con una «spregiudicata finalità emulativa … macroscopicamente diretta ad ottenere vantaggi economici ulteriori e non dovuti»: questa la posizione espressa dai legali di Redbird e condivisa da Elliott sull’offensiva legale degli ex soci. Lo scrive Corriere.it
SOTTIL SPIEGA LA SUA ESULTANZA
Sottil spiega la sua esultanza: “Significa «È ora» l’ho decisa con un mio amico di Firenze”