Siamo abituati alle chiusure di settori o stadi interi disposte dal giudice sportivo per motivi disciplinari o dai prefetti per ragioni di ordine pubblico. Di una chiusura degli stadi per paura di contagio, invece, non sappiamo niente. Ecco perchè sono, siamo tutti in attesa della circolare con cui il ministero della Salute dovrebbe accompagnare il decreto emanato dalla Presidenza del consiglio dei ministri. L’impressione è che il numero di accessi sarà assai più ristretto dei 150-200 soggetti che solitamente riescono a entrare in uno stadio chiuso al pubblico per motivi disciplinari. Entreranno le squadre, gli staff tecnici, i dirigenti al seguito, gli ufficiali di gara, gli ispettori federali, gli operatori sanitari, quelli della sicurezza, i giornalisti e i fotografi (in numero comunque limitato). Molto difficilmente, invece, sarà consentito l’ingresso ai dipendenti delle due società che in altre circostanze riescono comunque ad entrare, o alle persone invitate personalmente dai giocatori, come i procuratori. A riportarlo è La Gazzetta dello Sport.