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Ribery: “Voglio arrivare nelle prime tre. Non sono pronto per sabato. Sono cresciuto per strada, l’incidente…”
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Ribery: “Voglio arrivare nelle prime tre. Non sono pronto per sabato. Sono cresciuto per strada, l’incidente…”

Gabriele Caldieron

22 Agosto · 19:04

Aggiornamento: 22 Agosto 2019 · 19:04

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Di Gabriele Caldieron 

Il neo acquisto della Fiorentina Franck Ribery è stato presentato in sala stampa al Franchi. Queste le sue dichiarazioni dopo le introduzioni di Barone e Pradè:

“Perché Firenze? Vorrei ringraziare tutti. Dirigenza ed il mio agente compreso. Abbiamo trovato l’accordo dopo tempo ma ho visto nella società tanta fiducia e voglia di avermi. Mia moglie è stata importante nella scelta. Sono molto molto motivato.

CR7 uno stimolo? No. Sono venuto in Serie A, per aiutare la squadra e perché è un grande campionato. Non sono qui per fare la concorrenza di Ronaldo.

Come sto dopo l’infortunio? Tutto bene, quando sono rientrato dopo l’acciacco mi sono fatto trovare pronto, nel calcio è la mia vita ed è per questo che ho scelto Firenze e l’Europa. Totti? Lo rispetto, spero anch’io di giocare fino a 40 anni.

Cosa posso dare a Firenze? Sono motivatissimo, voglio portare la squadra tra le prime cinque o le prime tre. La squadra ed i suoi giovani hanno bisogno della mia esperienza, e sono qui per questo.

Cosa vede di bello in questo campionato? Grandi squadre e grandi campionato, Inter e Juve hanno fatto tanti acquisti qui in Italia la gente ama e vive per il calcio, mi voglio divertire. L’Italia è conosciuta da tutti ed ogni anno le italiane lottano per vincere la Champions.

Ieri centinaia di persone ed oggi ancora di più per accoglierti allo Stadio. Cosa hai provato?Accoglienza appassionante e mi ricorda Marsiglia, è stato un momento bellissimo e mi spinge a dare il massimo per la maglia.

Toni? Ho sentito anche Frey, sono voluto venire in altro paese rispetto alla Francia si mangia benissimo qui. Toni per me è un fratello, Frey mi ha spiegato un po’ come funziona e mi ha detto che mi divertirò.

Chiesa? È un giocatore giovane e forte, ha un ottimo dribbling e voglio aiutarlo a crescere sotto ogni aspetto ci parlerò ogni partita e allenamento. A me i giovani piacciono molto.

Il gol convalidato da Ovrebo in Champions? La ricordo benissimo qui i tifosi erano molto caldi. Furono partite combattute…

Come si diventa Ribery? Oggi i giovani sono diversi dalla mia generazione, penso al 2006 quando giocavo con Henry, Zidane e Thuram. Insegnerò che serve voglia e fame di arrivare, oggi dopo tre partite in prima squadra pensano di essere arrivati, io ho fatto 12 anni al Bayer Monaco ed ho sempre lavorato sodo.

Se sono pronto per sabato? Sono contento ho fatto un allenamento con la squadra, mi sono allenato tanto da solo ma con la squadra è molto diverso. Non sono pronto ma voglio pensare a campo e squadra, sarò pronto forse tra una settimana. Ma se il mister chiede io so ci sono anche solo per due minuti.

Il gruppo? Un gruppo meraviglioso mi mandarono già un video e prima di partire ero entusiasta con mia moglie. Le persone sono fantastiche.

Le mie difficoltà nell’infanzia dovute all’incidente? È vero, ne ho avute tante da giovane e sono cresciuto per strada ma ho dei valori. Non ho mai dimenticato da dove vengo, sono una persona semplice seria e rispettosa. L’incidente ha formato il mio carattere ma ho un grande cuore. Se posso aiutare la gente lo faccio, ho fatto beneficienza ma non lo sa nessuno se non la mia famiglia, siamo gente semplice”.

Se ho parlato con altri giocatori? Si, conosco Vieri e la Fiorentina ha sempre avuto grandi giocatori. Firenze vuole crescere, siamo felici. È una squadra con molta storia, ed è per questo che sono qui”.

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