Il minimo comun denominatore di una stagione da montagne russe della Fiorentina è la gestione dei secondi tempi. E non è questione di moduli o di giocatori: i viola hanno sempre sofferto i rientri dagli spogliatoi per la seconda frazione. Ad Atene tutti si immaginavano una seconda frazione veemente in cui la Fiorentina approfittava di un Panathinaikos in evidente difficoltà. E invece, per l’ennesima volta, pronti via nel secondo tempo la squadra si è sciolta come neve al sole, abbassandosi, difendendo male e dando la sensazione di voler più non prendere gol che vincere la partita.
I viola si salvano nel nuovo anno solo nel 3-0 con l’Inter e nella vittoria con il Lecce di otto giorni fa. Ma la tenuta della seconda frazione è un qualcosa di congenito e di strutturale anche nei momenti di maggior felicità. E per Palladino il problema non è fisico, perché i dati sono buoni. Lo scrive Repubblica.