In occasione della partita in ricordo di Davide Astori, l’ex giocatore e capitano della Fiorentina, Manuel Pasqual, ha così parlato ai microfoni dei media presenti: “Ci fa sempre tantissimo piacere il nome di Davide con noi. Ringrazio la società del Signa per il campo e i ragazzi della Curva Fiesole per l’evento in suo ricordo, soprattutto dopo cinque anni. Un ricordo sempre molto vivo, non sembra che sia passato tutto questo tempo. E allo stesso tempo siamo orgogliosi di continuare l’associazione che Davide aveva sposato e aiutarla nella ricerca”.
Poi ha proseguito tornando a parlare della sfida contro il Milan, parlando del 13′ in cui si è fermata la partita in ricordo del Capitano Eterno: “È stato un momento da pelle d’oca. Il tributo di tutto lo stadio, vedere l’arbitro fermarsi insieme ai calciatori del Milan. Sarà sicuramente un momento da ricordare. Sarà sempre un momento da ricordare e da pelle d’oca”.
Nel suo intervento c’è spazio anche per la partita di domani domani contro la Cremonese: “Ci sono tante insidie, devi scendere in campo con la testa giusta. Se andiamo a vedere qualche giorno fa in Conference League, col Sivasspor c’è un grandissimo divario tecnico, così come c’è con la Cremonese. Se vai in campo con la testa giusta puoi riuscire ad incanalarla e gestirla. Come poteva essere l’altra sera, invece di dover battagliare fino all’ultimo secondo e col rischio di concedere qualcosa all’avversario per pareggiarla”.
Da terzino a terzino, Pasqual parla anche di Dodo: “C’è da trovare, sicuramente, più costanza. Ma è un difetto di tutta la Fiorentina. Spesso i viola non riescono a trovare la costanza oltre che nei risultati, anche nel gioco. Anche se la Fiorentina ha sempre dimostrato di andare in campo con la mentalità giusta di proporre gioco. Giocando ogni tre giorni non è semplice mantenere la stessa filosofia. E durante l’arco di una stagione quando ti vengono a mancare dei giocatori, puoi subire un po’ di questo. Adesso si è ripresa, c’è da dare seguito ai risultati oltre che alla mentalità”.
Infine: “Più facile vincere Conference o Coppa Italia? In Coppa Italia hai solo tre partite davanti, in Conference molto di più. Per la qualità dei viola possono giocarsela. Poi quando arrivi in finale ti giochi tutto in 90′, non sempre vince la più forte. Spero che possa arrivare in fondo su tutte e due”.