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Offese gravi al figlio di Pirlo. Certe persone non meritano risposte, le loro vite sono già una risposta
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Offese gravi al figlio di Pirlo. Certe persone non meritano risposte, le loro vite sono già una risposta

Francesco Pistola

27 Aprile · 16:19

Aggiornamento: 27 Aprile 2021 · 16:33

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“Devi morire insieme a tuo padre” questa è solo una delle tante offese/minacce ricevute dal figlio di Andrea Pirlo nella giornata di ieri. Parole pesanti, cattive e senza nessun senso. Nicolò Pirlo ha risposto a tanta cattiveria con un post su Instagram nel quale espone il suo pensiero sulla cattiveria dei sempre più deplorevoli, haters-leoni da tastiera.

Quella degli haters è una piaga del web con sempre più odiatori seriali che vengono fuori dalla melma delle loro vite frustate. Come spiegarsi altrimenti tutto quest’odio represso? Una persona che fa una vita tranquilla ed in pace con se stesso sicuramente non avrà mai tutto questo veleno dentro, solo chi conduce una vita di frustrazioni può riversare quest’ultime verso altri individui.

Questi episodi purtroppo non sono legati solo al mondo del calcio, ma fanno parte ormai della vita giornaliera di qualsiasi personaggio pubblico. Si va dal body shaming, al cyberbullismo passando per le offese omofobe a quelle razziali. Una volta erano i sfottò calcistici, oggi si arriva ad augurare la morte al figlio del proprio allenatore. Dove arriveremo di questo passo?

In questi giorni su Sky è stata trasmessa la serie Anna di Niccolò Ammaniti, tratta dal suo romanzo distopico-apocalittico, che narra le vicende di un virus che ha ucciso tutta la popolazione adulta, lasciando vivi solo i bambini. In questa serie vengono ben delineati i comportamenti di questi bambini e attraverso dei flashback delle loro vite precedenti al virus, scopriamo che i comportamenti malsani di quest’ultimi derivano tutti dai cattivi insegnamenti ricevuti dai genitori.

Il nostro futuro è nelle mani dei genitori di questi haters, che forse a causa anche dei ritmi lavorativi odierni, dedicano sempre meno tempo ai loro figli facendoli crescere a pane e cattiveria.

Serve un messaggio chiaro da parte dello stato, è giunto il momento di rinforzare la polizia postale e di mettere fine a questo scempio che viviamo giorno dopo giorno, lo dobbiamo al nostro passato, è dobbiamo preservare il nostro futuro.

#nomorehaters

Francesco Pistola

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