SORPRESA — Il tecnico torinese ha sorpreso tutti, in particolare i suoi stessi calciatori che ieri sera lo avevano invitato alla cena di squadra, organizzata da capitan Alex Cordaz in un ristorante di Torre Melissa. Nicola ha garbatamente declinato l’invito; già nella nottata aveva maturato la clamorosa decisione. Così, ieri sera, ha mangiato nel solito albergo, alla periferia di Crotone, che lo ospita da oltre un anno. E lì è stato raggiunto dai suoi collaboratori, il ‘vice’ Emanuele Cacicia e il preparatore Gabriele Stoppino. “È tutto vero, ho deciso così e non torno indietro – afferma il tecnico. Quando dico una cosa non faccio chiacchiere. Mi conoscete bene, sapete come sono fatto”. Poi preferisce dribblare la domanda sui motivi che lo hanno spinto a tirarsi fuori. “È una decisione tutta mia e non ho intenzione di scendere nei particolari. Probabilmente lo farà chi di dovere”.
LO SCENARIO — Ieri mattina il presidente Vrenna avrebbe cercato di incontrarlo, convocandolo in sede. Ma Nicola, pare, aveva già un impegno per un corso di psicologia che sta frequentando da tempo. È già scattato il tempo delle consultazioni: il presidente Gianni Vrenna, il d.g. Raffaele, suo figlio, e il d.s. Giuseppe Ursino saranno impegnati nel frenetico giro di telefonate. Nicola è legato al Crotone da un contratto fino al giugno 2018, con ingaggio di quasi 500.000 euro. Al suo posto potrebbe avere più chance di tutti Massimo Drago, il tecnico che proprio con il Crotone fece il salto di qualità, chiamato dopo l’allontanamento di Menichini il 23 gennaio 2012 (e vi rimase fino al 20 maggio 2015). Passato al Cesena, Drago, crotonese doc, ha allenato nei due anni successivi ed è ancora sotto contratto con il club di Lugaresi. Conosce l’ambiente e ha un rapporto consolidato con la dirigenza. Ma la società, al di là di questa pista intrigante, valuta Di Carlo, Colantuono e anche Stellone.
Fonte: gazzetta.it