Tre gol al Pafos e la Fiorentina raggiunge quota 9 punti nella classifica di Conference. Traduzione, 6° posto e qualificazione matematica fra le prime 24 con la possibilità di disputare almeno il play off. E così archiviato il tris (nemmeno facilissimo), reso fragile da un paio di cali di tensione dei viola e rimesso in bilico vicino al 90′ per un maxi-errore di Terracciano, Firenze può iniziare ad accendere le luci sulla sfida di domenica all’Inter. Palladino vara l’esperimento che aveva testato in allenamento dopo il ko rimediato di Richardson e così ecco Quarta (anche con i gradi di capitano) in versione mediano accanto a Mandragora. Il resto della formazione mette a fuoco il ritorno di Pongracic al centro della difesa, Kouame centravanti e Parisi esterno di sinistra con Gosens e Biraghi seduti in panchina.
Il Pafos è una squadra che appare subito cortissima. Linee quasi… attaccate dove non è facile inserirsi. Un contropiede permette alla squadra cipriota di sganciarsi per la prima azione interessante del match: Sunijc sbaglia. Come è più che sbagliato il tentativo rasoterra di Kouame, prima proposta offensiva della Fiorentina. Fiorentina che si trova a soffrire più del previsto e rischia grosso quando Jairo supera Comuzzo taglia l’area con una stilettata su cui arriva la provvidenziale deviazione di Pongracic. Palladino è su di giri e chiede alla squadra di essere più concreta nel mettere pressione all’avversario: la risposta dei suoi è incoraggiante. Prima ci prova Beltran (palla ribattuta), quindi un gran lancio di Quarta innesca Dodo e conclusione ribattuta da Dragomir. Al 38′, finalmente, la Fiorentina passa. Parisi imposta, Ikonè smarca Dodo che mette al centro. Rimpallo (fortunatissimo) per Kouame e vantaggio viola. Va bene così.
Un contropiede Sottil-Beltran apre il secondo tempo. Ed è proprio Sottil a propiziare il raddoppio: cross al centro per Kouame. Goldar ci mette la gamba e indirizza il pallone nella propria porta: 2-0.
Escono Dodo, Beltran e Comuzzo (per Kayode, Bove e Comuzzo), ma la Fiorentina accusa un calo di concentrazione e Jairo (di tacco nell’area piccola) accorcia per il Pafos. A seguire ecco l’errore in zona tiro di Mandragora (buono lo spunto di Ikonè), per arrivare all’allungo di Quarta – eccolo anche in versione bomber – che di testa firma il 3-1 (sulla ricaduta l’argentino si fa male ed è costretto a uscire) trasformando un gran cross di Kayode. Siamo a tre minuti dal 90′ quando Terracciano fa patatrac e regala il 3-2 (Jaja) al Pafos. Tremano le gambe alla Fiorentina. Ma per fortuna arriva il fischio dell’arbitro. Lo scrive La Nazione.