Il conto alla rovescia per rivedere in campo Albert Gudmundsson è entrato nel vivo. L’attaccante islandese ricomincerà a correre nel corso di questa settimana e metterà così nel mirino almeno la convocazione contro il Como. Dovesse mancare l’occasione guarderebbe con ancora più interesse alla sfida contro il Paphos del 28 novembre, trampolino di lancio essere al meglio tre giorni dopo contro l’Inter. La tabella di marcia della Fiorentina è chiara. Zero rischi saranno corsi nel recupero di Albert, ma in testa l’obiettivo chiaro di averlo al meglio nel big match contro i nerazzurri.
Traguardo che fa presagire almeno uno spezzone nel match. Insomma, l’attesa sta per finire, Gudmundsson scalpita. Palladino sta già pensando a come far convivere i suoi gioielli, perché da quel 20 ottobre a Lecce di cose ne sono cambiate. La prima che viene in mente è persino ovvia: panchinare Beltran adesso sarebbe un delitto. Quell’asse con Kean funziona a meraviglia, l’argentino si è calato perfettamente nel ruolo. Che dire di Sottil? In netta crescita, i suoi strappi sono preziosi, definitivamente sta dando una grande mano. Insomma di partite e occasioni ce ne saranno tantissime per tutti ma resta da capire quale possa essere l’ipotetica Fiorentina titolare con il rientro dell’islandese.
Largo a sinistra o in posizione più centrale, difficile che possa agire sulla destra al posto di Colpani. Lì dove in quella scorsa stagione ha giocato Sottil. Qualcuno si dovrà adattare, spetterà a Palladino trovare l’alchimia giusta anche perché un Gudmundsson in più nel motore può dare nuova linfa alla corsa della Fiorentina nei piani altissimi della classifica. Lo scrive La Nazione.
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