Un’ammissione suffragata da fatti e numeri. Visto che la formazione di Palladino è, in Serie A, la seconda per media-punti negli scontri diretti tra le prime nove in classifica. Il dato che riguarda Ranieri e soci è di ben 1,6 punti a partita (lo stesso dell’Atalanta) che è inferiore soltanto a quello del Napoli, in testa per appena uno 0,1 di differenza (la cifra che riguarda gli azzurri è infatti 1,7 punti di media a gara). Tutte le altre big del campionato (dall’Inter passando per la Juventus, entrambe a 1,4 come il Bologna, fino alle due romane – 1,1 e 0,7 – e al Milan, ultima a 0,6) si trovano alle spalle dei viola, che nel loro percorso stagionale con le altre «otto sorelle» hanno fin qui totalizzato un bilancio di cinque vittorie, un pari e quattro ko (nello specifico, sedici punti in dieci gare).
Un bottino niente male che tuttavia è stato spesso dilapidato al cospetto di formazioni sulla carta molto più alla portata dei toscani: i recenti passi falsi con Como e Verona stanno lì a testimoniarlo, al pari del settimo posto in classifica che stona di gran lunga coi risultati fin qui ottenuti negli scontri diretti. La gara di Napoli in programma do-mani, in tal senso, offre la possibilità di riscatto. Se infatti la squadra di Conte è l’unica che può vantare un ruolino di marcia migliore rispetto alla Fiorentina nelle supersfide, è anche la sola formazione che ha battuto con un passivo fin troppo severo la truppa di Palladino nel confronto stagionale del 4 gennaio (0-3 al Franchi). Ecco perché più passa il tempo e più il match del Maradona sembra assumere i contorni di un vero «scontro tra Titani». Lo riporta La Nazione.