E’ arrivata la presa di posizione forte da parte del CONI e del Governo. Prima Malagò ha riunito tutti i presidenti delle Federazioni sportive ottenendo un voto unanime, poi Giuseppe Conte, Primo Ministro, ha annunciato, di fatto, lo stop anche al campionato.
Provvedimento che – come riporta il Corriere della Sera – di certo non è andato giù a Claudio Lotito ed a tutto il mondo Lazio, come testimoniato dalle parole di ieri del portavoce del patron biancoceleste: “Non sarà facile imbrogliare il presidente Lotito da parte di ministri demagoghi e dirigenti irresponsabili che non capiscono come fermare il campionato equivalga a condannare al fallimento la gran parte delle società”.
Proprio i biancocelesti sono i più agguerriti ed avversi alla decisione di sospendere la Serie A. E non solo, perché anche altri dirigenti – fa sapere sempre il Corriere della Sera – sono preoccupati: Galliani, primo con il Monza in Lega Pro, e Vigorito, in testa alla Serie B con il Benevento, vogliono fare fronte comune e sono pronti a far causa se le loro squadre non saranno promosse. Il rischio è una A a 22 squadre e una serie infinita di battaglie legali in tutte le categorie che Gravina vuole scongiurare.
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