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Inter e Napoli pareggiano a San Siro. La Fiorentina è seconda in classifica ad un punto dalla capolista
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Inter e Napoli pareggiano a San Siro. La Fiorentina è seconda in classifica ad un punto dalla capolista

Redazione

10 Novembre · 22:46

Aggiornamento: 10 Novembre 2024 · 22:46

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Il Napoli è primo, ma il campionato non ha una vera regina. È il verdetto di San Siro, dove la partita tra gli azzurri – in tenuta bianca – di Antonio Conte e l’Inter di Simone Inzaghi termina con un pareggio. Finisce 1-1 una partita molto diversa dal roboante 4-4 nel derby d’Italia con la Juventus: bloccata sin dall’inizio, accesa solo a sprazzi e senza nessun padrone. A segnare ci pensano Scott McTominay e Hakan Calhanoglu, duello tra centrocampisti in un match nel quale si eclissano le punte: Romelu Lukaku, subissato dai fischi e da Acerbi, è il peggiore in campo, ma anche Lautaro non scherza. Il regista turco dell’Inter fallisce il rigore che avrebbe portato a un risultato in qualche modo legittimo, visto il secondo tempo nel quale il Napoli ha pensato soprattutto a non prenderle. La Serie A, alla sosta, ci regala una classifica incredibile: sei squadre in appena due punti.

Calhanoglu risponde a McTominay in un primo tempo bloccato. La gara la decide il Napoli: palla all’Inter, che non sa quasi mai cosa farci perché Conte chiude tutte le maglie. È napoletano anche il primo acuto: Kvaratskhelia s’invola a sinistra e arriva alla conclusione, controllata in due tempi da Sommer. L’azione sveglia almeno San Siro e in parte Barella: sua, di poco a lato, la prima conclusione nerazzurra di serata. L’equilibrio regna sovrano, per sbloccarlo serve un episodio ed eccolo lì: su corner, Rrahmani devia e McTominay corregge. Nulla da fare per Sommer, 1-0 al 23′. La reazione interista ha una lunga gestazione, nel mezzo il Napoli costruisce la palla del raddoppio: Acerbi chiude il filtrante di Lukaku, fischiassimo, per Kvara. È sempre il difensore centrale ad avere la prima vera occasione dei suoi: Meret gli dice no. È proprio il portiere azzurro, però, a rendersi protagonista in negativo al 41′: gran tiro di Calhanoglu, ma la palla si infila anche grazie alla complicità dell’estremo difensore azzurro.

Calhanoglu sbaglia dal dischetto. La ripresa inizia nel segno dell’Inter: Lautaro si divora – qualche dubbio sul tocco di mani di Olivera – un cioccolatino offerto da Dumfries. Al 50′ si fa male Buongiorno, che mette male il piede ma riesce a continuare: in sua assenza, altra chance nerazzurra con Dimarco, palla sul palo alla sinistra di Meret battuto. Smaltito un avvio ad alta intensità, il secondo tempo torna sullo stallo del primo, anche se l’Inter riesce a conquistare più spazio ed è ancora Dimarco a preoccupare Meret. Al 70′ nuovo episodio: Anguissa atterra Dumfries in area, nessun dubbio per Mariani. Dal dischetto si presenta Calhanoglu, che però trova il palo. Passata la paura, Conte sostituisce un Lukaku mai nel vivo per inserire Simeone, mentre Meret dice ancora no a Barella. Il portiere azzurro si ripete su Lautaro pochi minuti dopo, ma l’episodio va depennato dalle cronache perché la conclusione arriva a gioco ferma. Il finale non regala sussulti: equilibrio al Meazza, nonostante un ultimo brivido per l’Inter. Il racconto di TMW

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