
Nella finale di nove anni fa (3 maggio 2014), contro il Napoli, furono circa 18mila i tifosi viola che raggiunsero l’Olimpico. Ma il paragone tra allora ed oggi è difficile da fare. Innanzitutto perché quella finale della Fiorentina di Montella si giocò di sabato, giorno sicuramente più favorevole per sobbarcarsi 500 chilometri in poche ore. E poi perché dopo il covid anche il mondo dei trasporti sembra cambiato. Il risultato? I pullman, il mezzo di trasporto preferito dai tifosi per comodità e costi, sono introvabili. Un po’ perché le compagnie noleggiano sempre malvolentieri agli “ultrà“ (ma in questo caso la richiesta proviene da un pubblico molto più eterogeneo rispetto alla curva Fiesole), ma soprattutto perché la disponibilità è davvero limitata. «Il numero dei mezzi attualmente recuperati in tutta Italia è esiguo rispetto alle richieste ricevute ma stiamo continuando a lavorarci», fa sapere l’Atf. Insomma, i 186 pullman con cui nel 2014 buona parte del popolo viola raggiunse lo stadio di Roma, proprio non ci sono. Ma le difficoltà logistiche non tarpano certo la voglia di esserci a un appuntamento che non si presentava da un bel po’. «Speriamo che qualcosa si sblocchi», considera il presidente dell’Associazione coordinamento Viola Club Filippo Pucci, testimone delle difficoltà dei viola di tutta Italia nel cercare un bus per raggiungere Roma. Il giorno infrasettimanale – il 24 maggio è un mercoledì – non promette niente di buono neanche dal punto di vista del già caotico traffico romano. Senza contare che l’esodo alla volta della Capitale riguarda anche la tifoseria avversaria, disseminata un po’ in tutta Italia. Che in questi giorni sta vivendo più o meno la stessa odissea organizzativa, ricerca di pullman compresa. Ma le difficoltà, come detto, non fermeranno la marcia in direzione dell’Olimpico.
Senza i pullman, senza treni speciali (per utilizzare le linee ordinarie è necessario restare una notte a Roma, e magari chi può lo farà), sarà la macchina il mezzo con cui il popolo viola raggiungerà Roma. Tante le richieste per noleggio di pullmini e minivan, ma pure questi mezzi stanno andando a ruba. Il sogno, ovviamente, è di esaurire tutti i trentamila tagliandi a disposizione. Lo stadio Olimpico infatti è stato diviso a metà fra le due tifoserie: alla Fiorentina è stata assegnata la parte sud. Così fu anche nel 2014, la notte che è rimasta nella storia più per i disordini (l’omicidio del tifoso napoletano Ciro Esposito, la ’’trattativa“ di Genny ’a carogna e il conseguente ritardo nell’inizio della gara) che per il risultato di quella notte non certo indimenticabile. I diciottomila viola invasero la curva del tifo giallorosso e nononostante il colima difficile, la colorarono. Nel 2014, la tribuna Tevere costò 90 euro, 40 i distinti, 20 la curva. Nove anni dopo, i costi sono quasi raddoppiati. Se si considerano le maggiori difficoltà di spostamento, probabilmente sarebbe un successo riuscire a tornare a Roma negli stessi numeri di allora. Lo scrive La Nazione.
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