E dire che eri solo un buon allenatore di club, una persona stimata e ritenuta seria, un uomo vero – si diceva – che sa alternare bastone e carota e che sa far giocar bene le squadre che allena.
Potremo non qualificarci nuovamente, potremo non qualificarci agli Europei, potremo perderle tutte. Ma fare peggio non sarà possibile. Peggio che non qualificarci per i Mondiali non c’è niente, sportivamente parlando. Un’ecatombe sportiva, un punto di non ritorno. Il baratro.
Ora vuol spiegare, ci vuol far capire che la sconfitta non ha un solo padre, non ha “una sola verità”.
Ma perché non ce lo hai detto a fine partita, perché ti sei nascosto? Perché sei apparso ai microfoni solo un’ora e mezzo dopo il termine della gara per dire banalità in sei minuti di numero.
Non ti dimetti perché vorresti che tutti i vertici lo facessero assieme a te, per suddividere le responsabilità? Fatico a darti ragione, ma questo posso anche capirlo.
Ora tu però dacci delle semplici spiegazioni tecniche. Voglio capire il perché di queste scelte.
Spiegacelo perché non hai giocato col 4-3-3 con Insigne a sinistra e Candreva a destra. Con Jorginho in mezzo al campo e con Parolo e Florenzi al suo fianco. Prova a dare una spiegazione logica che non sia “pura presuntuosaggine”, “pura confusione mentale”, “pura follia”. Come hai potuto mettere titolare nella gara della vita uno come Gabbiadini, praticamente esordiente in nazionale e con la fama del “carattere debole”. O inserire come ultimo cambio uno come Bernardeschi, che non gioca titolare nel suo club e che tu subito riprendesti quando in estate cambiò casacca, sottolineando che chi non giocava nel club non andava in nazionale. Come hai potuto non convocare il nostro Chiesa?
Dimmi perché non dovremmo considerarti l’unico padre di questa sciagura totale. Vuoi dare la colpa a Tavecchio se hai gestito in modo disumano gli ultimi 3 mesi? È colpa di Tavecchio se tra Albania, Macedonia e Israele abbiamo faticato come non mai nella nostra storia? È colpa della rosa a basso contenuto tecnico, così basso da dover perdere con una Svezia che ha come capitano un tizio che faticava a giocare titolare nel Genoa di 5 anni fa?
E dire che fino a giugno era andato tutto bene. Si seguivano le indicazioni di Conte, c’era una grande continuità di risultati, c’erano le basi per salvare il salvabile. Sapevamo di dover andare agli spareggi con la Spagna nel girone.
Ma poi dopo le ferie estive Giampierone si è convinto di dover dare qualcosa di suo alla nazionale. “Ora ho il tempo per lo stage, gli insegno il mio modulo!” avrà pensato. E con tutta la rosa totalmente vecchia ed imballata dalle preparazioni estive si è messo ad insegnare il 4-2-4 a personaggi che non ci avevano mai giocato in vita loro, o quasi. Per giocarsela alla pari contro la Spagna. Secondo te Giampierone, eravamo in grado di giocare alla pari con la Spagna? Con solo 2 centrocampisti contro i loro splendidi giocolieri? Ti sei illuso di esserne allenatore, quando ne eri semplicemente il commissario tecnico. Sai che sono due cose differenti, sì?
Dopo la Spagna non è che hai chiesto scusa, ascoltando i campioni che avevi in rosa e chi aveva molta più esperienza internazionale di te… No, tu hai insistito per dimostrare a tutti che eri il migliore, accecato da questa assurda voglia di dare la tua impronta, voglia di lasciare il segno.
La grande idea era tutta nel voler andare sul fondo e crossare. Contro gli svedesi. Indicazioni folli. E quegli 11 in campo a disperarsi e a fare comunque come chiedevi tu. Perché se di solito i calciatori sono quelli viziati che prendono per il culo tutti, questa volta non possiamo certo dirgli niente. Bonucci col naso rotto e senza maschera, Barzagli stanchissimo, Chiellini con tutto quel che aveva in corpo, Candreva pur sottotono, Florenzi emozionante, Immobile encomiabile e anche tutti gli altri. Hanno discusso con te negli spogliatoi, implorato un cambio di modulo, un cambio di meccanismi. E hai voluto decidere tu. E loro, da uomini, hanno eseguito comunque gli ordini meglio che potevano.
Non riesco ancora ad incazzarmi con Tavecchio e tutto quel carrozzone di personaggi che hanno contribuito a distruggere tutto, a impoverire stadi, società e che hanno tolto risorse e qualità a tutto il sistema. Colui che ti ha dato in mano la squadra più importante del paese, errore del quale prima o poi dovrà rispondere. Dovranno passare diverse settimane prima che io mi scordi della MERA questione tecnica delle ultimi 5-6 gare giocate. Un suicidio sportivo cercato, voluto e trovato da un tizio che non era degno di quella panchina. Perché gli errori federali e tutto il resto sono tutte cose vere, ma in campo poi ci vanno giocatori gestiti da allenatori.
Con Spalletti avremmo perso lo spareggio? Con Mourinho lo avremmo perso? Con Conte lo avremmo perso? Con Prandelli lo avremmo perso? Con Allegri lo avremmo perso? La risposta è tutta qui. Ed ecco perché il responsabile sei tu e non Tavecchio, non Ulivieri, non Macalli, non Lotito, che pur sono personaggi che sarebbe bene che dal calcio uscissero quanto prima, per motivi diversi e tutti molto seri.
Ecco fatto Giampiero. Volevi lasciare il segno. Ora sarai per sempre sui libri del calcio, con una firma indelebile. Quella del peggiore di tutti i tempi. Che manco ha avuto le palle non dico di dimettersi, ma di rilasciare un’intervista seria per spiegare le proprie assurde scelte. Indelebile Giampiero. Indelebile.
Dario “Ghebbe”