Federico Chiesa si candida da subito a diventare il pilastro nel nuovo corso azzurro. Nessun nuovo ct – che si tratti di Carletto Ancelotti o chi per lui – potrà prescindere dal talento gigliato. Lo ha fatto Ventura, relegandolo in Under 21, preferendogli i vari Eder e Gabbiadini. Da ora in poi, le cose sono destinate a cambiare. Classe, potenza, tiro, velocità, senso di appartenenza e sacrificio. L’Italia riparte da qui. Buona fortuna, Federico.