di Giancarlo Sali
Oggi ai microfoni di Labaro Viola abbiamo avuto il noto regista televisivo Paolo Beldì, che in molti ricorderanno perchè per tanti anni ha mandato l’inno della Fiorentina ad ogni goal viola nella famosa trasmissione: “Quelli che il calcio“.
Beldì si aspettava questo crollo da parte della Fiorentina e quante responsabilità ha Montella in tutto ciò?
Ovviamente non me lo aspettavo, visto anche come eravamo partiti bene, a parte le prime 2 giornate. Si parlava addirittura della possibilità di entrare tra le prime 4 e disputare la Champions League. Su Montella dico che non può lavorare bene se continuano in maniera assurda e continuativa a scrivere i nomi dei suoi sostituti, ma deve essere lasciato tranquillo. Mi fido tantissimo di Commisso, ed il vero tifoso deve pensare soltanto a tifare, anche in momenti difficili come questo.
Ma è un momento di difficoltà oppure, come qualcuno ha scritto, la nostra rosa è da lotta per la salvezza fino alla fine?
Assolutamente no. Siamo passati da squadra da Champions a squadra per retrocedere, che è un pensiero insensato senza alcun dubbio. Per me la rosa vale l’Europa League (o Coppa Uefa come dicevamo una volta). Ripeto però: bisogna stare uniti e sostenere sempre la squadra.
L’entrata in forma di Pedro può essere la chiave di risoluzione di tutti i problemi, o serve a gennaio un attaccante esperto che ben conosca il nostro Campionato?
Le rispondo dicendo che oltre di Commisso, mi fido molto anche di Pradè, che quest’estate ha costruito da zero una squadra in un mese, e quindi saprà già senza alcun dubbio chi prendere a gennaio. Intanto le dico che Vlahovic diventerà un grande campione, ma bisogna avere pazienza perchè è giovanissimo. Su Pedro è ancora presto per esprimersi, per via dei suoi problemi fisici.
Passando invece a Federico Chiesa, crede che le sue problematiche dipendano dal ruolo o siano principalmente di testa?
Non sono informato sul fatto se abbia problemi fisici o no. Per il resto dico solo che è un ragazzo molto giovane e che ha bisogno di giocare e di stare tranquillo.
Chiudiamo con una domanda di amarcord: quanto le manca l’inno della Fiorentina a “Quelli che il Calcio“?
Mi manca tanto, come l’aria. Con il mio amico Vinciguerra abbiamo calcolato che in 18 anni l’ho mandato in onda più di 900 volte. Forse è per questo che mi hanno mandato via (ride, ndr).