Quando Chiesa fu venduto alla Juventus per 60 milioni di euro complessivi, molti tifosi viola sorridevano convinti di aver dato un pacco alla squadra bianconera sulla scia di Bernardeschi. Chiesa negli ultimi mesi a Firenze fu riempito di critiche per qualsiasi cosa facesse, anche se poi era il miglior giocatore viola per rendimento. Nessuno aveva il suo numero di gol e di assist. Eppure le critiche nei suoi confronti non mancavano mai, molte a prescindere, solo per antipatia personale verso un giocatore che si era accorto prima di tutti dell’impossibilità di lottare per grandi traguardi.
Se poi ci aggiungiamo l’entusiasmo per l’arrivo di Callejon chiamato a sostituirlo, chiudiamo con la fotografia perfetta su come, la maggior parte dei tifosi viola, sui social, accoglievano il suo addio.
Ad oggi, la cessione di Federico Chiesa, senza nessuna programmazione tecnica legata al suo addio, è stato il peggior disastro commesso dalla società viola in questa stagione. Il problema non è la cessione del calciatore, ma il pensare di sostituire un talento del genere con un parametro zero a fine carriera come Callejon nell’ultimo giorno di mercato. Perchè nel calcio il problema non è quando vendi un giocatore incassando tantissimi soldi, ma come lo vai a sostituire.
Proprio lo stesso Pradè riusci a costruire la prima Fiorentina di Montella, nel 2012, dai soldi della cessione di Nastasic. Eppure la società ha provato a convincere Milik nelle ultime ore del mercato facendo un’offerta molto alta al calciatore polacco e accontentando il Napoli, ma certi colpi li prepari e li programmi mesi prima, non in un call a poche ore dal gong finale del calciomercato.
Oggi Federico Chiesa è l’uomo immagine della Juventus, grazie a lui la squadra bianconera segna in Champions League e insegue l’Inter in campionato. Tanti gol, tanti assist e grandi giocate da parte del ragazzo cresciuto in viola. Grazie a questo rendimento di altissimo livello arrivano nelle casse viola 40 milioni di euro legati ai bonus che sono stati facilmente raggiungi in soli pochi mesi. E pensare che qualcuno aveva anche il dubbio che non arrivassero mai questi soldi. Ricordiamo che Chiesa aveva 24 mesi di tempo per raggiungere 10 gol o 10 assist, li ha fatti in soli 5 mesi, in nemmeno 20 partite.
Una lezione per tutti, non solo per la società ma anche per molti tifosi viola. Chiesa veniva considerato da qualcuno un ragazzo sopravvalutato che non potesse mai incidere in una squadra cosi grande.
Insomma, oggi sorridono le casse della Fiorentina, un pò meno qualcun’altro. Che ci serva da lezione.
Flavio Ognissanti
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