Roberto De Zerbi, attuale allenatore dello Shakhtar Donetsk, ha parlato al Corriere dello Sport, queste le sue considerazioni:
“Berardi è stato sorprendente. La personalità, come si è imposto in Nazionale. Ragazzo d’oro Domenico. Un introverso, silenzioso, chiuso, avrebbe potuto fare una carriera diversa per le qualità che possiede, se soltanto l’avesse voluto. A Roma durante gli Europei ha fatto benissimo e nella finale di Wembley è entrato dopo poco meno di un’ora, è andato sul dischetto e ha dimostrato di avere il carattere del protagonista, quello che chiede sempre ai miei. Mi batto per far capire che non è importante andare in Nazionale, importante è farlo da protagonisti. Berardi mi ha sorpreso più di Locatelli. Sono le caratteristiche dei giocatori che fanno e faranno sempre più la differenza. Giocando contro Genk e Monaco ho trovato gente con accelerazioni da 40 metri in campo. Lo strappo in Italia ce l’hanno Berardi, Castrovilli, Djuricic, Boga, Felipe Anderson, Mkhitaryan. Ce l’ha Zaniolo” conclude De Zerbi.
Marotta: “Vlahovic era l’obiettivo dell’Inter in estate. Un grande talento, non un campione”