Se è vero che «vincere aiuta a vincere» e che la mentalità si allena soltanto tenendo tirato sempre al massimo il filo della tensione allora, per la Fiorentina, la questione non si pone nemmeno. Il riferimento è al dibattito che si è scatenato in città subito dopo la sconfitta con la Juventus ma che, in realtà, accompagna i viola ormai da diverse settimane: meglio lasciar perdere il campionato e puntare tutto sulle coppe? Una domanda lecita, per i tifosi, ma non per Vincenzo Italiano. «Noi non possiamo fare questo ragionamento — ha risposto l’altra sera a Torino a chi gli poneva la questione — dobbiamo giocare sempre come abbiamo fatto nel secondo tempo di oggi perché per noi sono troppo importanti sia la semifinale di Coppa Italia che i quarti di Conference che le ultime otto giornate di campionato». Il mister insomma, non ha nessuna intenzione di mettere da parte la serie A e di concentrare tutti i suoi sforzi sugli altri due fronti.
Il motivo, e così torniamo al punto di partenza, sta prima di tutto nella voglia di non far calare attenzione e motivazioni. Dall’esterno infatti si può pensare che sia facile accendersi o spegnersi a comando ma in realtà non funziona così. Meglio tener sempre il piede schiacciato sull’acceleratore insomma, sperando che il gruppo (che verrà coinvolto sempre e comunque in tutti i suoi effettivi) riesca finalmente a fare quel salto di qualità che fino ad oggi gli ha impedito di trovare la giusta continuità. Certo, pensare che il rendimento sia sempre al top è semplicemente utopistico visto che la Fiorentina Torino ha giocato la gara numero 104 nell’ultimo anno e mezzo (nessuno in Italia come i viola) e che la rosa, come ha detto lo stesso Italiano, «non è all’altezza delle migliori». Lo riporta il Corriere Fiorentino.