La decisione sullo stop, essendo un atto straordinario che riguarda il campionato, spettava alla Figc perché la Lega lo organizza e basta. Magari il dietrofront per il futuro arriverà domani. A “Che tempo che fa” il presidente del Coni Malagò è stato abbastanza chiaro: «Non si può sentire che alcuni campionati vadano avanti e altri no. Il basket ha preso posizione in anticipo, idem i Dilettanti nel calcio; la Serie A, la B e la C non hanno ritenuto di farlo.
La Lega A organizza il campionato su delega della Federazione che a questo punto martedì (domani, ndr) ha due scelte: o conferma la volontà della A di andare avanti a giocare e se ne assume la responsabilità oppure commissaria la Lega di A. Per quel che mi riguarda, lo sport italiano dovrebbe andare tutto nella stessa direzione: è il Paese che lo sta chiedendo. Le Olimpiadi? Il Cio spera che possano essere virus free, il simbolo dello sport che riparte».
L’orientamento, dunque, è quello di stoppare la A, la B e la C. La Lega cadetta con un comunicato ha precisato «di essersi sempre attenuta alle prescrizioni del Governo» eha sottolineato che «si atterrà alle eventuali ulteriori disposizioni che saranno diff use dalle autorità competenti».
Un’apertura a una pausa che da parte della A ancora non è arrivata, almeno ufficialmente. Il consigliere federale Lotito gradirebbe andare avanti, ma anche altri la pensano come lui. Oggi è prevista una riunione, in conference call, della commissione sui diritti tv e l’argomento sarà trattato. Giovedì, sempre in conference call, assemblea di Lega.
Riusciranno coloro che vogliono continuare a giocare a convincere Gravina? Non semplice perché la volontà di alcuni governatori di Regione di mettere in quarantena (per due settimane) coloro che arrivano dalle Regioni e delle Province della zona rossa (anche le squadre?) potrebbe essere una spinta alla sospensione.
Corriere dello Sport