Guardando numeri e sensazioni emerse nelle prime otto giornate, la sfida di questa sera sembrerebbe già scritta. L’Inter, infatti, è tra le squadre più in forma e spettacolari della Serie A: 15 punti in classifica, miglior attacco del campionato e un gioco che convince sotto ogni aspetto. Sul fronte opposto, la Fiorentina si presenta a San Siro in una situazione diametralmente opposta: penultimo posto con appena 4 punti raccolti, uno dei reparti offensivi meno prolifici e prestazioni complessivamente deludenti. Sulla carta, dunque, non dovrebbe esserci storia.
Ma il calcio, si sa, non è solo numeri e pronostici. Come sottolinea anche il Corriere Fiorentino, per la squadra viola questa gara rappresenta una nuova occasione per rialzarsi, per provare a dare il via a una rincorsa difficile ma ancora possibile verso posizioni più prestigiose in classifica. Per Stefano Pioli, la sfida di stasera ha un sapore particolare. Nonostante il suo passato anche nerazzurro, il legame con il Milan rende la partita quasi un derby personale. Il tecnico parmense, oggi, è considerato da buona parte della critica e della tifoseria come il principale responsabile delle difficoltà viola. La società, almeno per ora, continua a mostrargli fiducia, ma senza una svolta immediata difenderlo diventerebbe sempre più complicato.
Dopo i “folli” venti minuti finali contro il Bologna, Pioli si attende segnali di crescita. Con tanti impegni ravvicinati prima dell’ultima sosta autunnale, ha deciso di apportare qualche cambiamento all’undici iniziale, soprattutto in mezzo al campo. Dovrebbero restare fuori Fagioli e Nicolussi Caviglia, con Sohm e Ndour pronti a garantire più fisicità e dinamismo accanto al confermato Mandragora.
