Lo avevamo ampiamente ipotizzato, e no, non siamo dei geni o dei maghi. La Fiorentina aveva chiuso il girone di andata al quarto posto in classifica, un traguardo assolutamente fuori dalle potenzialità della rosa viola. Si è trattato di un vero e proprio miracolo dell’allenatore Vincenzo Italiano che aveva portato questi giocatori oltre le proprie possibilità. Era chiaro a tutti (più o meno) che per far restare la Fiorentina in quelle posizioni sarebbero dovuti arrivare dei rinforzi veri a gennaio: acquisti di grande valore considerando anche alcune defezioni annunciate (Nico fuori, Kouamè in Coppa d’Africa, cessioni in vista) e alcune enormi lacune che erano state solo nascoste, ma non colmate con le vittorie.
Purtroppo però i rinforzi desiderati non sono arrivati. Faraoni faceva panchina al Verona ed è arrivato per dar fiato a Kayode e poi è stato preso in prestito Belotti. Il “Gallo” certamente può essere utile, ma era la quarta scelta nell’attacco della Roma, bocciato sia da Mourinho e poi anche da De Rossi. Si tratta di un centravanti che la stagione scorsa ha segnato la bellezza di 0 gol in tutti i campionati. Dunque non di certo gente capace di far fare il salto di qualità alla truppa del Viola Park.
Dopo i mancati rinforzi lo avevamo pronosticato, la Fiorentina scenderà in classifica: non si possono fare i miracoli a lungo e la colpa del calo verrà data a Vincenzo Italiano. Detto fatto. Sta andando esattamente cosi. L’unica colpa del tecnico è stata quella di portare la squadra viola a lottare per le prime posizioni illudendo l’ambiente di avere una squadra forte e competitiva per i primi posti. Non è cosi. Chi conosce il calcio lo sa. Il valore dei giocatori della rosa non è per un alto piazzamento di classifica. Il quarto poato ha illuso tutti e adesso si sta facendo passare il messaggio che se si stanno perdendo posizioni la colpa è del tecnico. Non è cosi. La rosa non è attrezzata ed è più scarsa delle dirette concorrenti per l’Europa. Il Bologna, per esempio, è costruito meglio della Fiorentina e in più non è impegnata in 3 competizioni.
Se consideriamo che i 3 giocatori più forti sono in grande difficoltà, allora il gioco è fatto e la situazione non può certo che peggiorare. Arthur, che sulla carta è il faro del centrocampo, non riesce a giocare 3 partite di seguito, contro l’Empoli ci è riuscito solo per uno spezzone, cosi come contro il Frosinone in casa. Il brasiliano non regge 3 partite di seguito. Discorso simile per Jack Bonaventura, assolutamente protagonista nel girone di andata ma poi è arrivata la rottura con la società sul discorso rinnovo con conseguente richiesta di cessione: cosi anche il suo rendimento è crollato. Nico Gonzalez invece, che nella sua carriera ha sempre avuto problemi di infortuni, ancora non è al meglio. Insomma, se ad una rosa da ottavo posto togli i 3 giocatori che dovrebbero fare la differenza, il calo non può che essere inevitabile e la colpa non può essere dell’allenatore che non è certamente Mandrake.
Qualcuno può obiettare che per vincere contro Sassuolo, Lecce, Udinese ed Empoli non servono grandi giocatori. La risposta è che se la Fiorentina avesse vinto anche queste partite sarebbe stata in lotta per il terzo posto. Ergo, siamo fuori dalla realtà. I giocatori di alto valore si vedono soprattutto in questo tipo di partite e nel percorso lungo. Purtroppo la Fiorentina di questi giocatori ne ha pochissimi. Tra poco torneranno anche gli impegni europei, che faranno vedere ancor di più i limiti della rosa, non attrezzata con giocatori di livello per giocare ogni 3 giorni. Il valore della rosa viola è da ottavo/nono posto, se vogliamo essere puntigliosi, l’attuale settimo posto va anche oltre il valore della squadra e comunque è assolutamente in linea con gli obiettivi stagionali, ovvero migliorare l’ottavo posto dello scorso anno.
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1 commento su “Colpa di Italiano? Si, portare la Fiorentina al quarto posto illudendo tutti di avere una squadra forte”