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Bucchioni: “Non mettiamo in croce Tomovic. In un mese si decide la stagione, servirà la vera Fiorentina”
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Bucchioni: “Non mettiamo in croce Tomovic. In un mese si decide la stagione, servirà la vera Fiorentina”

Redazione

26 Gennaio · 13:34

Aggiornamento: 26 Gennaio 2017 · 13:34

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Enzo Bucchioni, ai microfoni di Radio Blu, ha commentato l’attuale momento della Fiorentina: “La fiducia c’è, da un mese la Fiorentina ha trovato un proprio assetto, è migliorata anche sul piano atletico. La sconfitta di Napoli ci ha lasciato negli occhi una buona squadra, solo che il Napoli è più forte. Nonostante ciò la Fiorentina si è battuta alla pari, se la partita fosse andata ai supplementari, non ci sarebbe stato niente da dire. La Fiorentina può continuare nel suo momento positivo, il Genoa non è quello di dicembre e in più ha degli infortunati. Il Pescara ha un piede e mezzo in Serie B, non ha ancora vinto una partita sul campo. In un mese si decide la stagione, si vedrà che squadra è la Fiorentina“.

Prosegue su Tomovic: “Non voglio mettere in croce Tomovic, ha un buon tempismo, ma poi si perde in errori come in quello di Napoli. Martedì avrei fatto guidare la difesa ad Astori, non a lui. Non avrei nemmeno lasciato fuori Borja Valero, anche se rallenta un po’ il gioco“.

E su altre note più liete in casa viola: “Con Sanchez abbiamo trovato un difensore con una velocità che gli altri giocatori non hanno. Chiesa è una gioia vederlo giocare. E’ un ragazzo bello per quello che esprime, in lui rivedo il calcio che si giocava una volta, gioca per divertirsi, non per i contratti. Bernardeschi non ha fatto bene a Napoli, ma è cresciuto molto. L’importante è che l’eliminazione dalla Coppa Italia non incida sul morale”.

Conclude esprimendo un’opinione sul mercato della Fiorentina: “Il mercato ci insegna che bisogna essere sempre cauti nei giudizi definitivi. La decisione di Kalinic è stata sorprendente. Se sarà definitiva, lo dirò il 31 gennaio. I cinesi sono seccati per questa vicenda perché hanno bisogno di un attaccante forte. Il giocatore ha sorpreso anche i suoi procuratori. C’è l’idea di rilanciare. Se i cinesi mettono sul piatto 50 milioni, diventerà ancora più importante la reazione del giocatore, conterà la sua risposta, a quel punto la società non potrebbe fare nulla. Il pericolo è che la vicenda si chiuda in prossimità della fine del mercato, in questa maniera la Fiorentina non avrebbe modo di reinvestire i soldi”.

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