Anonimo. Un campionato che rischia di rimanere anonimo per la Fiorentina. Questa volta i cultori dell’Io l’avevo detto rischiano sul serio di sfregarsi le mani. Non si può pareggiare contro il Crotone in casa: punto. La viola, adesso inchiodata a 13 punti in classifica, ha gettato là un inizio di campionato peggiore addirittura rispetto a quello dell’era Mihajlovic.
Allenatore esautorato e demotivato, proprietà lontana e parsimoniosa, un direttore sportivo che sembra aver perso lo smalto dei tempi d’oro: chi pensava tutte queste cose ad inizio campionato, rassegnandosi ad un campionato all’insegna dell’anonimato, può ricevere pacche abbondanti sulle spalle. Almeno per ora. Perché la dimensione viola non può e non deve essere questa. Perché una media di 9 punti in casa e 4 in trasferta, in 9 gare di campionato, non possono rappresentare la Fiorentina.
Urge una scossa, a cominciare da Bologna: lì i 3 punti sono più fondamentali che mai, per non rassegnarci ad un ruolo da comprimari, che Firenze non merita. Firenze e la Fiorentina non possono guardarsi vivere (male) senza reagire. Se lo merita la gente. Se lo meritano soprattutto i tifosi: gli unici a non mollare di un centimetro, in nessun caso. Ecco: i ragazzi di Sousa prendano esempio da loro per tornare protagonisti.