Moise Kean sta vivendo una rinascita sorprendente alla Fiorentina, dove si è trasformato in un attaccante determinato e concreto sotto la guida di Raffaele Palladino. Lontano dall’essere solo un talento alla moda, Kean si mostra ora aggressivo e concentrato, andando oltre le apparenze e puntando al risultato.
Palladino ha saputo riconoscere e valorizzare le potenzialità di Kean come nessun altro allenatore, dandogli fiducia e rendendolo il fulcro del gioco viola. Grazie a questa visione, Kean è diventato un “uragano” in campo, devastante per le difese avversarie e decisivo in Serie A.
Nessuno avrebbe scommesso sul fatto che potesse essere così importante, a così alti livelli, in Serie A. Nessuno, tranne Raffaele Palladino: che più di Benitez, Allegri, Tuchel, Ancelotti e Pochettino – maestri della panchina che hanno avuto a che fare col talento grezzo di Kean – ha saputo intuire le potenzialità del ventiquattrenne di Vercelli. Lo ha messo al centro di tutte le sue idee e della nuova Fiorentina, lo ha motivato e lo ha difeso. Lo ha capito, come ragazzo e come calciatore. Ne ha esaltato le caratteristiche strepitose di difesa del pallone. Il nuovo Kean, l’uragano viola, nasce soprattutto dalla visione illuminata del tecnico. Lo scrive il Corriere dello Sport.
Palladino: “Contro il Genoa metterò la formazione migliore. Spero che Comuzzo sia a disposizione”
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