
Uno dei nomi più chiacchierati nelle ultime ore è certamente Pedro. Il centravanti brasiliano, comprato dalla Fiorentina nel primo anno di Rocco Commisso, una volta tornato in Brasile dopo l’esperienza a Firenze, ha ripreso a segnare a raffica conquistando la nazionale verdeoro e nei giorni scorsi anche la Copa Libertadores, eletto anche miglior giocatore dell’ambita competizione. Ieri, ciliegina sulla torta, è stato convocato da Tite per il mondiale in Qatar
Questa ascesa sta facendo molto discutere tra le parti di Campo di Marte. Pedro è stato scaricato troppo presto e questo crea rammarico perchè la Fiorentina negli ultimi anni, parantesi Vlahovic esclusa, ha sempre accusato la mancanza di un centravanti di livello che potesse far vincere le partite. Pedro è stato una grande intuizione di mercato ma bocciata dopo pochi mesi. Su di lui c’erano anche gli occhi attenti del Real Madrid ma Pradè fu bravo a vestirlo di viola per 11 milioni di euro.
Andò via troppo presto, nel mese di dicembre, solo 3 mesi dopo il suo arrivo in Italia (arrivò a settembre), non avendo praticamente mai giocato, se non per una manciata di minuti. Bocciato da Montella, la società se ne liberò frettolosamente e non esercitò il contro-riscatto che avrebbe potuto esercitare dopo averlo rispedito in Brasile. Al tecnico ex Roma non piaceva Pedro, e questo banalmente ci può stare, ma il fatto di essere stato scaricato dalla società è la rabbia più grande. Poteva fare un percorso diverso fuori Firenze senza mai perdere il controllo del suo cartellino. E invece…
Nelle ultime ore, come purtroppo accade spesso, la colpa è ricaduta sui tifosi viola, accusati di bollare troppo presto un giocatore come scarso e di aver bocciato l’attaccante. In realtà, questo è bene dirlo, Pedro in quella stagione non è stato mai visto dai tifosi della Fiorentina perchè mai sceso in campo. Anzi, a dire il vero fu molto spesso invocato, considerati gli scarsi risultati di quel campionato, ma certe speranze caddero nel vuoto ed ora rappresentano un vero e proprio rimpianto.