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Labaro viola: il mondo viola minuto per minuto
La storia di un innamorato della Fiorentina da Vicenza, con il viola tatuato sulla pelle
Approfondimenti

La storia di un innamorato della Fiorentina da Vicenza, con il viola tatuato sulla pelle

Lorenzo Bigiotti

27 Febbraio · 20:10

Aggiornamento: 27 Febbraio 2018 · 20:12

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“Non sono nato a Firenze, nemmeno in Toscana 
ho avuto solamente un lontano zio fiorentino ma poco importa.
Sono nato e cresciuto nel vicentino, ma quando ho conosciuto il gioco del calcio,
il mio cuore batteva e batte per la viola,
nel bene e nel male.
Un tifo spassionato e irrazionale,
che sia vicino o lontano dagli “undici in maglia viola”.
Un simbolo, un colore, una storia, un popolo, un modo di essere: la Fiorentinità !
Che siate leccavalle o lenzuolai,
Sappiate che per me siete tutti fratelli.”
FORZA VIOLA

Lo scrive un grandissimo tifoso viola, il suo nome è Alvaro Martini e come avete potuto leggere non ha origini fiorentine ma ha una sola grande passione: la Fiorentina.

Il suo nuovo tatuaggio, che potete trovare come immagine di copertina, ha spopolato nel gruppo facebook “Sempre Forza viola” e per questo motivo lo abbiamo interpellato per farci raccontare la sua super interessante storia e per capire quali emozioni si provino a tifare Fiorentina da lontano.

“Io sono nato e vivo ad Arzignano (in provincia di Vicenza) e ho 34 anni” inizia a raccontarci il nostro amico. Poi prosegue :”Da piccolino non mi interessava il calcio, preferivo sport estremi o violenti quali motocross e pugilato. Mi sono avvicinato al calcio all’età di 10-11 anni grazie ai compagni di scuola che ne parlavano ogni giorno e al papà (interista) che mi trasmetteva il suo entusiasmo. Ho imparato le regole del gioco, ho cominciato a tirare i primi calci e a guardare i risultati ogni domenica. Dopo un po’ di tempo mi sono reso conto di essere contento, di provare un brivido quando la Fiorentina vinceva. Sensazioni che nascevano spontanee e senza nessuna logica. Per questo parlo di tifo irrazionale nel post.” Alla fine questa è l’essenza del vero tifoso fiorentino. La voglia di prevalere sul più grande il sentirsi anche meno forti di altri ma più puri,più belli e quando si riesce ad arrivare all’obbiettivo esplodere di gioia.

Il nostro amico prosegue raccontandoci dei suoi primi arrivi nella città di Firenze :”I miei genitori essendo commercianti mi portavano spesso a Firenze, terra di artisti e meravigliosi artigiani. Ogni volta era un’occasione per comprare gadget viola, sentire l’accento toscano e assaporare la fiorentinità. Ogni volta era un’occasione per innamorarmi sempre di più. Ho costretto mio padre a portarmi a vedere le partite di quella squadra che vantava nomi quali Toldo, Batistuta e Rui Costa.” In effetti è dura dare torto al nostro amico. Firenze è una città di tradizione, arte,cultura e grande fascino e non è difficile rimanerne innamorati. La nostra amata città ha visto passare grandi campioni che hanno fatto la storia di calcio, e fatto sognare milioni di tifosi.

Infine conclude il nostro tifoso viola:”Crescendo ho fatto conoscenze, i primi fratelli viola con cui andare a vedere le partite, da soli o con gli alterati del Nord del buon Marco Baratti. Oggi. dopo quasi più di 20 anni di tifo viola, sogno di abitare e lavorare a Firenze tanto da tatuarmi il giglio sulla pelle. Gioisco e soffro ogni domenica come se fossi sempre al Franchi. Seguo le notizie, leggo e commento, partecipo per quanto posso alla vita da tifoso fiorentino. Mi sento parte di una famiglia, anche se oggi viviamo un momento buio, sia in campo che fuori. Sono momenti in cui abbiamo bisogno di abbracciarci più forte che mai, qualsiasi cosa pensiamo sui giocatori e sulla società. Abbiamo capito tutti che è un momento di transizione e per evitare che le cose precipitino, dobbiamo cercare di sostenere la squadra in modo che superi i limiti (evidenti) che ha. Dobbiamo essere fieri per il solo fatto di essere fiorentini. La Fiorentina è una signora squadra con la sua storia e la sua tifoseria è una delle migliori al mondo. Dobbiamo camminare a testa alta solo per questo!” Essere fiorentini è questo. Sentirsi fratelli per novanta minuti, esseri divisi tra da noi anche, non andare sempre d’accordo ma amarla sempre. Ci sono tifosi di Firenze e anche di molto lontano, ma tutti siamo uguali e tutti tifiamo Fiorentina a modo nostro. In fondo tutti facciamo parte di una grande famiglia, con persone molto diverse tra loro, con caratteri diversi, con idee diverse ma con una grande passione in comune: l’amore per la Fiorentina!”

Lorenzo Bigiotti

Il tatuaggio di cui ci parlava il nostro amico.

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