Un giovanissimo per l’Italia di Roberto Mancini. È Nicolò Zaniolo, la convocazione più sorprendente per queste prime due gare di Nations League: “Sono sorpreso ma anche entusiasta. Spero di ripagare la fiducia del mister”.
Chi devi ringraziare per questa convocazione?
“Al mister, allo staff e alla Roma che ha creduto in me. Basta”.
Il tuo ruolo?
“Sono più un interno, però posso fare anche il trequartista”.
Tuo padre ha confessato di essersi messo a piangere.
“Sì, è vero. Anche a me mancava poco. Ero felicissimo e incredulo”.
Ti aspettavi questa convocazione?
“Sinceramente no. Però giorno dopo giorno mi sono allenato, ho creduto sempre nei miei sogni e si sono avverati”.
Mancini ha detto che bisogna dare fiducia ai ragazzi. Parole che ti hanno stimolato?
“Certo, ma la cosa principale è essere qui. Ora devo dimostrare di meritare quello che il mister ha visto in me”.
Che gruppo hai trovato?
“Bellissimo. Fino a quattro anni fa li guardavo in tv e ora mi ci alleno insieme”.
Cosa cambia nel passaggio dalle giovanili al calcio dei grandi?
“Il ritmo. Cambia il ritmo: ti devi allenare sempre di più”.
Torni a Firenze, dove sei stato ‘scartato’ dalla Fiorentina.
“Ho fatto sette anni alla Fiorentina, l’ultimo giorno mi hanno detto che dovevo andare via. Ci sono stato male, ma è il passato. Tornare è sempre bello perché qui ho lasciato degli amici”.
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