“È una squadra che sta attraversando un momento negativo, gira poco. Abbiamo avuto due palle goal che lo scorso anno avremmo segnato. Dobbiamo tirare fuori gli attributi per arrivare ai risultati”. Così Paulo Sousa dopo il pareggio amaro di oggi.
L’Atalanta blocca la Fiorentina sullo 0-0 ed il Franchi questa volta non risparmia nessuno, fischiando non solo all’intervallo, ma anche dopo il triplice fischio. I tifosi non ci stanno, non possono sopportare il quattordicesimo posto in classifica, né prestazioni come quelle offerte oggi.
Al momento, il pubblico è diviso tra chi punta il dito contro i giocatori, accusati di scarsa dedizione e spirito combattivo e chi, invece, critica Paulo Sousa, colpevole di non riuscire a dare un’identità positiva ai suoi uomini.
A dire il vero c’è anche una (piccola) fazione che mette al centro della polemica la proprietà, a cui viene imputata una conduzione non proprio adeguata del calciomercato, ma i fischi rivolti a squadra e allenatore per adesso coprono quelli indirizzati alla Tribuna d’onore.
Sousa dunque, dopo appena due mesi di lavoro, sente già tremare il pavimento sotto i suoi piedi, anche se dalla dirigenza continuano a mandare messaggi rassicuranti. Tra i vari interventi del post-partita rilasciati da Pantaleo Corvino, infatti, non è sicuramente passato sotto silenzio quello rilasciato ai microfoni di Rai Sport. Alla domanda su Paulo Sousa, e sulla possibilità che venga messo in discussione il suo posto in panchina, è arrivata la ferma risposta del dg pugliese: “Non scherziamo”.
Resta il fatto che il momento in casa viola è probabilmente il più delicato delle ultime quattro stagioni. Gran parte degli ormai veterani sembra aver perso tutta la voglia, lo spirito che l’anno scorso, ad esempio, li rendeva più cinici e grintosi. Pensiamo a Kalinic, Bernardeschi, Borja Valero o lo stesso Ilicic che oggi però non ha giocato.
I risultati, intanto, continuano a non arrivare e il pareggio in casa contro l’Atalanta è un’occasione preziosa sprecata, due punti persi. Domenica prossima la Fiorentina volerà a Cagliari, compagine difficile da battere tra le mura amiche. Sarebbe stato più propizio arrivare a questa delicata sfida con una posizione migliore ed un morale più alto, ma ormai è inutile guardarsi indietro, i viola adesso possono solamente pensare al futuro e a recuperare terreno sul gruppo di testa.
Tommaso Fragassi