“Non capisco proprio cosa vogliano di più i tifosi che contestano. Ci qualifichiamo spesso in Europa League e tutto sommato ogni anno ci togliamo le nostre soddisfazioni”.
Comincia così il ricordo di C., tifoso anonimo che oggi ha deciso di raccontarci la sua passione per la Fiorentina dell’era Della Valle. “Ho visto la mia prima partita nel 1975 e da allora non me ne sono persa neanche una fino ad oggi”. Da Antognoni a Bernardeschi, passando per Baggio, Batistuta, Toni e Gilardino, storia di una Fiorentina che ha saputo regalare molte gioie, ma anche alcuni dolori.
“Non mi dimenticherò mai il fallimento del 2002, il momento peggiore da quando tifo viola. Ricordo lo sconforto, la rabbia e il pensiero di tutti gli anni che avremmo passato lontani dalla Serie A. Della Valle? Non lo cambierei mai con Cecchi Gori, non dopo quello che mi ha fatto passare”.
Il nostro C. è talmente tanto convinto di ciò che dice che risulta arduo dargli torto e continuare a cercare di strappargli anche solo una piccola critica nei confronti della Fiorentina degli ultimi 15 anni.
“Lo stadio nuovo? Troveremo sicuramente un partner, si inserirà la Emirates Airline e sarà un vero gioiello”. Non un dubbio, quindi, questo tifoso ripone fiducia totale nei confronti della società gigliata e si dice soddisfatto di tutte le stagioni disputate fino ad ora. In particolare dichiara: “Possono capitare dei piccoli incidenti di percorso, come quest’anno, ma nel complesso sono felice di vedere la mia Fiorentina sempre nella parte sinistra della classifica”.
Cercando di coglierlo in fallo, proviamo a spiegargli che il livello della Serie A negli ultimi anni si è notevolmente abbassato, ed un quinto posto nel 2017 potrebbe equivalere ad un ottavo posto nel 2001 o nel 2009, ma il nostro C. non demorde e con fermezza risponde: “Vai a vedere chi ha vinto negli ultimi anni, sempre i soliti”.
Complimentandoci per il suo attaccamento ai colori, ci congediamo dall’intervistato, e ci chiediamo se siamo noi da biasimare per la nostra ambizione o lui per la sua modestia. Le parole di C., comunque, ci hanno aperto gli occhi, perché ci hanno fatto capire che la realtà non ha mai un’unica possibile interpretazione. Tutto, infatti, dipende da quale punto di vista decidiamo di osservare un qualsiasi oggetto.
Tommaso Fragassi