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RIVOLUZIONE VIOLA A GIUGNO? CORVINO OUT, SARTORI IN POLE. E PIOLI…

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RIVOLUZIONE VIOLA A GIUGNO? CORVINO OUT, SARTORI IN POLE. E PIOLI…

Flavio Ognissanti

6 Dicembre · 21:50

Aggiornamento: 6 Dicembre 2018 · 21:50

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di Flavio Ognissanti

Fino ad ora quella viola è stata una stagione fallimentare, dodicesimi in classifica a dicembre, una squadra senza gioco e un mercato ancora una volta non all’altezza della situazione, dal tronde, i risultati della gestione Corvino sono sotto gli occhi di tutti. Due volte all’ottavo posto e nessuna gioia in Coppa Italia, nemmeno una semifinale raggiunta. Ma sul banco degli imputati della proprietà c’è anche Stefano Pioli che non sta riuscendo a incidere sul gioco e sui risultati in questo campionato.

Sia chiaro, tutto dipende dai risultati, ma se si continuerà cosi allora a fine anno a Firenze ci sarà un’altra rivoluzione.

Il primo che potrebbe fare le valigie potrebbe essere proprio il direttore generale Pantaleo Corvino che, pur avendo il contratto fino a giugno 2020, potrebbe dire addio con una stagione d’anticipo alla Fiorentina.

Al suo posto, il preferito pare essere Giovanni Sartori, attuale direttore sportivo dell’Atalanta di cui è uno dei principale artefici. Sartori, è il profilo perfetto per la famiglia Della Valle sia sotto l’aspetto sportivo (conoscenza dei giovani e bilancio in ordine) ma anche sotto il profilo della comunicazione, dove Corvino ha dimostrato di peccare in piu di un’occasione. A Bergamo Sartori sta vivendo ormai da una stagione da separato in casa con il tecnico Gasperini che non gli ha riservato in piu di un occasione delle frecciate. Ricordate quella di fine agosto dove reclamava un mercato all’altezza della situazione?

Per quanto riguarda il tecnico invece, Pioli ha il contratto in scadenza a fine anno è per adesso il rinnovo non è assolutamente in programma, anzi, la sua posizione resta in bilico e viene valutata partita dopo partita (con una sconfitta domenica porrebbe rischiare anche il licenziamento). In questo momento in favore di Pioli gioca indubbiamente la mancanza di alternative. L’unico nome davvero plausibile è quello di Donadoni che però non piace a nessuno.

A fine anno però, verranno fatte tutte le valutazione, e se la stagione sarà deludente, come questo inizio di stagione, allora la separazione sarà pressoché certa. Chi al suo posto? Anche qui tante incognite, la certezza e che Roberto De Zerbi piace tanto, per certi versi riporta alla mente Montella, dopo tanta gavetta e un gioco spettacolare. Altri profili per adesso non ci sono, ma le vie del mercato sono infinite…

Tutti dipende dai risultati, per ora tutto porta alla rivoluzione, se poi la squadra viola dovesse invertire incredibilmente la rotta allora tutto resterà così.

 

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