
Come riporta Repubblica, contro la Roma Ribery ha fatto capire, se mai ce ne fosse bisogno, che senza le sue giocate e le sue invenzioni, tutta la squadra fatica e non poco a trovare una logica al gioco. Seppur non al top della condizione fisica, Ribery anche contro i giallorossi ha provato a strappare, a ricucire, ad andarsene in contropiede, a concludere. Nell’azione del momentaneo pareggio molto passa dai suoi piedi, che accelerano verso la metà campo avversaria e poi cedono a Vlahovic un pallone che tramite Biraghi tornerà a centro area per l’autorete di Spinazzola.
Eppure a una decina di minuti dal termine della sfida, Prandelli ha richiamato lui e Pulgar per inserire Caceres e Borja Valero. Una decisione atta a difendere il risultato, a contenere una Roma che stava provando a trovare il varco giusto. Ribery non l’ha presa benissimo, anzi. Prima ha allargato le braccia, poi è uscito dal campo con Prandelli che si è avvicinato e con una mano sulla spalla ha provato a far comprendere al giocatore la sua scelta in momento chiave del match. «Gli avevo chiesto come stava e se ce la faceva — dirà a fine gara Prandelli — però comunque avevo un po’ di preoccupazione dato che è rientrato da poco. Poi dovevo per forza usare la slot del cambio perché Pulgar me lo aveva chiesto. Devo riuscire a tirare fuori il meglio da queste situazioni».
Qualche minuto dopo la Roma ha trovato la rete della vittoria e Ribery, sui social, si è sfogato con quattro faccine arrabbiate con uno sfondo nero come il suo umore. Per la sconfitta, per la classifica, per la situazione, per il cambio e anche per quel cartellino giallo rimediato che gli farà saltare la gara di domenica al Franchi contro il Parma, autentico scontro salvezza. Ribery non si sarebbe mai aspettato di ritrovarsi a lottare per non retrocedere per due stagioni di fila ed è indubbio che sia tra i primi a voler trascinare la squadra in acque più serene
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