Al termine del pareggio per 2-2 contro il Celje, che è valso alla Fiorentina l’accesso alla semifinale di Conference League, il direttore sportivo Daniele Pradè ha parlato ai canali ufficiali del club, toccando diversi temi tra campo, singoli e tifosi.
“L’Europa non è mai semplice, il Celje ha mostrato un ottimo calcio e anche il terreno di gioco non ci ha certo agevolati. Ma per il terzo anno consecutivo siamo tra le migliori quattro, e affronteremo una grande squadra in uno stadio importante. Sarà una bella festa per tutti”.
Una partita che, secondo il dirigente viola, si è complicata più del necessario: “Oggi ce la siamo complicata da soli, ma in questo momento Moise (Kean, ndr) è devastante e la squadra si affida molto a lui. Anche Rolando Mandragora è andato in gol, e tutti hanno lottato: sapevamo che non sarebbe stata una passeggiata”.
Pradè ha speso parole importanti anche per Pongracic: “È un grande calciatore. Ha avuto qualche problema fisico e di ambientamento, ma è un top player e da due mesi a questa parte lo sta dimostrando pienamente”.
Non è mancato un commento amaro sulla decisione del questore di Cagliari di vietare la trasferta ai tifosi viola per il prossimo match di campionato: “A Cagliari sarà una battaglia, ma ci dispiace moltissimo che i nostri tifosi non possano seguirci. Il calcio senza tifosi non è lo stesso, ed è un vero peccato soprattutto per chi si era già organizzato. Anche oggi abbiamo avuto un grande sostegno, nonostante uno stadio che diventa problematico quando piove e manca la copertura”.
In chiusura, Pradè ha raccontato un retroscena dallo spogliatoio: “Il presidente Commisso era raggiante, si è divertito con i bambini di Gudmundsson e Dodò. Ho letto le dichiarazioni del mister e rispecchiano perfettamente il valore della nostra proprietà, una realtà che non si trova facilmente nel calcio di oggi”.
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