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Labaro viola: il mondo viola minuto per minuto
Oltre il disastro Guida, Montella e il cambio insensato di Ribery. Boateng 10 imbarazzante, a cosa serve?

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Oltre il disastro Guida, Montella e il cambio insensato di Ribery. Boateng 10 imbarazzante, a cosa serve?

Flavio Ognissanti

28 Ottobre · 15:07

Aggiornamento: 28 Ottobre 2019 · 15:07

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di Flavio Ognissanti

La mentalità vincente insegna a riflettere sui propri errori, prima che farlo su quelli degli altri. Guida ha sbagliato? Si. Era fallo di Lukaku su Sottil? Certo. Ieri e oggi lo hanno confermato anche tutte le moviole.

Ma chi punta a vincere e migliorarsi deve pensare sempre a dove può migliorare e dove ha sbagliato. Dare sempre la colpa agli altri non fa crescere.

Fino al cambio di Ribery la Fiorentina stava facendo la sua partita e si stava giocando la vittoria contro la Lazio. Ogni tocco di palla del fenomeno francese regalava azioni pericolose e situazioni di gioco offensive.

Perché allora Montella ha tolto Ribery?

Secondo il tecnico il calciatore numero sette era stanco, ma la realtà era tutt’altra. Franck stava bene e in grado di continuare. Al momento del cambio il calciatore non ha di certo nascosto tutta la sua rabbia come dimostrato dalle immagini che hanno fatto il giro del mondo

Togliere l’unico che con le sue giocate metteva in difficoltà la Lazio e creava occasioni da rete è stato un grande errore. Mettere al suo posto un calciatore assolutamente fuori dal gioco e inconcludente è stato un errore gigantesco.

Viene da chiedersi perché Montella non abbia chiesto a Ribery le sue condizioni prima di procedere alla sostituzione.

Meglio Ribery da fermo o stanco, sempre che non fosse più in grado di aiutare la squadra, come ha fatto intendere Montella, che un giocatore imbarazzante come in questo momento è Boateng.

Da questo cambio la Fiorentina è sparita dal campo, ha lasciato attacchi alla Lazio rinunciando ad attaccare, o meglio, non è stata più in grado di attaccare perché Boateng ha tolto pericolosità, movimenti e incisività agli attacchi viola.

E qui veniamo a Boateng. Un piccolo inciso, la numero 10 diciamola ai giocatori veri, a chi ha talento e fa la differenza. Non ai primi arrivati, ultimo grande orrore era stato dare la numero dieci a un (ex) giocatore rotto della Juventus come Marko Pjaca. Quest’anno ad un altro oggetto misterioso come Boateng. Non ha un ruolo ben preciso sul campo (non è mai stato attaccante, non è più una mezz’ala, non è un esterno). Serve per Instagram e per la comunicazione e l’immagine della società, giusto, ma lasciamo il campo a giocatori funzionali. Fino ad oggi Boateng non lo è stato come il campo ha ampiamente confermato.

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