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NARDELLA IN TRAPPOLA, STADIO FRANCHI OUT. LEZIONE AI FALSI TIFOSI VIOLA, I MOTIVI

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NARDELLA IN TRAPPOLA, STADIO FRANCHI OUT. LEZIONE AI FALSI TIFOSI VIOLA, I MOTIVI

Flavio Ognissanti

11 Giugno · 14:33

Aggiornamento: 11 Giugno 2020 · 14:33

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di Flavio Ognissanti

La notizia del faccia a faccia di ieri tra Joe Barone e il sindaco Fossi del comune di Campi Bisenzio è un altro passo avanti enorme per la costruzione del nuovo stadio della Fiorentina. E non è un caso che questo incontro, avvenuto ieri, sia arrivato dopo che sia stato chiarito come lo stadio Franchi, anche se dovessero cambiare le leggi, non sarà mai come Commisso lo chiede. Ovvero la possibilità di essere abbattuto e di averlo di proprietà o in concessione per 99 anni, come è accaduto a Torino per lo Juventus Stadium, dove la società bianconera non è la diretta proprietaria, ma lo ha in concessione per 99 anni. Ma tutto questo a Firenze non è possibile, per motivi di legge.

Dunque, con lo stadio Franchi quasi definitivamente fuori dai piani viola emerge sempre più certa lo soluzione Campi Bisenzio. Anche nel caso che legge cambi e che permetta di avvicinare le curve del Franchi al campo, questa non sarebbe una modifica capace di cambiare la realtà economica della Fiorentina che ha bisogno di uno stadio di proprietà e moderno, una vera e propria risorsa economica capace di far raddoppiare e triplicare il fatturato viola.

Lo diciamo che per chi ancora non lo avesse capito o più semplicemente, non sa le regole del gioco; ogni squadra non può spendere più del fatturato che produce. Ergo, se una squadra fattura 90 milioni di euro, non può superare le spese per questa cifra. E per spese si intendono costi di gestione, stipendi e naturalmente, calciomercato. Capite bene che con questo fatturato è difficile ambire alle prime posizioni. Il miracolo può avvenire per qualche stagione, ma alla lunga chi ha un fatturato alto può spendere e investire, chi non lo ha, deve sempre sperare nelle stagioni perfette e da favola.

Da tifosi viola, brutto prendere esempio come la Juventus ma in questo caso bisogna farlo. Cosi magari lo facciamo capire a quei tifosi viola che ancora sono dalla parte dello stadio Franchi.

La Juventus nel 2010 (non cinquanta anni fa) arrivava settima e comprava Amauri e Grygera, nel giro di pochi anni si è potuta permettere Cristiano Ronaldo e Douglas Costa. Perché? Motivo semplice, perché grazie allo stadio nuovo e a tutte le attività commerciali connesse (museo, albergo, store, stadio aperto 7 giorni su 7) ha potuto vedere crescere vertiginosamente il proprio fatturato e così umiliare Milan e Inter sia sul campo da gioco sia sul campo finanziario.

Da qui la domanda nasce spontanea, ma davvero ci sono tifosi viola che non vogliono lo stadio nuovo di proprietà? Come ci si può definire tifosi di una squadra se non si vuole il meglio per quest’ultima?

Come detto, ieri c’è stato l’incontro tra il sindaco di Campi Bisenzio e Joe Barone. La Fiorentina ha fatto la sua scelta. Adesso tocca al sindaco della città metropolitana Nardella far in modo che tutti i problemi vengano risolti. Viabilità e piano di urbanizzazione in testa.

Pochi giorni fa il sindaco di Firenze aveva esposto lo striscione “Io Sto Con Rocco”. Adesso vedremo se saranno state solo parole per bell’apparire o fatti e impegno reale e concreto. Il tempo delle chiacchiere è finito. Ad Maiora Fiorentina.

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