Fiorentina inarrestabile. Ed È solo l’inizio
L’ultima volta che la Fiorentina vinse tre partite consecutive, sulla panchina c’era sempre un Vincenzo, Montella in quel caso, e questa volta invece Vincenzo Italiano. Anche la Fiorentina di Montella aveva il compito di cancellare delle stagioni passate buie, proprio come Italiano, chiamato all’ arduo compito di riportare emozioni e gioco in riva all’Arno, che erano ormai sopite da svariati anni.
E allora godiamocela tutta questa Fiorentina, capace di tornare a farci sorridere e gioire, dopo le tempeste passate. Prendiamoci ogni singolo istante di queste tre vittorie consecutive ed aggiungiamo consapevolezza nei nostri mezzi. Questi sono gli ingredienti utili, per una pomposa rinascita.
Un Vincenzo Italiano in versione Kafka, capace di creare una metamorfosi totale negli undici gigliati. È giusto ricordare infatti, che oggi tolti Odriozola e Gonzalez i giocatori erano gli stessi dell’anno scorso, segno che il continuo lavoro dell’allenatore di Karlsruhe, sta ripagando in termini di gioco ed impegno.
Sfido chiunque ad ammettere di non aver sbuffato un pochino all’entrata di Saponara in campo. Ed invece quest’anno come sottolineato anche dai telecronisti durante la partita, tutti sono utili, e tutti aggiungono qualcosa al gioco. Vedi Benassi terzino. Il merito di tutto questo è del tecnico viola.
Come sottolineato più volte dallo stesso tecnico, non ci sono seconde linee. Il posto non è garantito a nessuno. Questo non fa altro che accrescere la voglia in tutta la rosa di sentirsi importanti e di cercare di mettere in difficoltà il tecnico nelle sue scelte. Robe che fino all’anno scorso sembravano sparite dai radar viola.
Non c’è ne voglia male, qualche tecnico dell’immediato passato, ma i giocatori come detto prima, erano questi, il manico però non funzionava. Quindi a volte sarebbe meglio cercare di capire i propri errori, anziché farneticare su quello che poteva essere e non è stato!
La Fiorentina di Italiano, questo ci trasmette invece, ovvero la voglia di ripartire dai propri errori. È un dato di fatto infatti, la costanza con la quale questa squadra fa tesoro dei propri errori e li trasforma in punti di forza per le partite successive. Un mix stupendo di gioco e grinta. Forse l’ultimo ingrediente che manca a questa squadra, è la concretezza. Atteggiamento richiamato più volte anche da Italiano durante il match. È vero che alla fine abbiamo riportato la partita a casa, ma è pur vero che il risultato poteva essere ancor più rotondo.
Se miglioriamo quest’ultimo ingrediente, la ricetta è servita, ed allora c’è la giocheremo con chiunque.
Quest’anno c’è aria nuova a Firenze, soffia forte il vento dell’entusiasmo, i risultati stanno arrivando, e la sensazione è quella buona.
Regalateci un sogno, lo aspettiamo da tempo…
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