di Flavio Ognissanti
Dopo le parole di Nardella contro lo stadio nuovo a Campi Bisenzio oggi sono arrivate quelle di Eugenio Giani, consigliere regionale della Regione Toscana e candidato alla presidenza della regione. Anche Giani, si è schierato apertamente per il restyling dello stadio Franchi, di proprietà del Comune.
Sembra quasi una ripicca dopo la scelta di Commisso di bocciare la Mercafir come luogo designato per il nuovo stadio della Fiorentina. Costi troppo alti (quasi 50 milioni di spese iniziali tra terreni e tasse) e tempi troppo lunghi. Cosi la proprietà viola ha deciso di non partecipare al bando con grandissima figuraccia del comune di Firenze sulla questione. Se la Fiorentina ha deciso di non partecipare al bando per costi troppo alti figuriamoci altri possibili investitori. E infatti il termine per partecipare al bando è stato prolungato di altri 30 giorni. Praticamente solo un rinvio ad una figuraccia annunciata.
E qui arriva la ripicca comunale. Prima la priorità per la politica fiorentina era lo stadio nuovo nell’area Mercafir, adesso invece la priorità è diventato il restyling del Franchi.
Un restyling che non cambierebbe di una virgola la condizione economica della Fiorentina. Lo diciamo chiaramente, e lo ripetiamo da tempo: non è avvicinando le curve o coprendo la tribuna che aumenta il fatturato della Fiorentina. Sempre ammesso che cambino le leggi e permettano tutto ciò.
Serve uno stadio di proprietà ACF con attività commerciali connesse per crescere davvero.
Le parole di Giani, in pieno sostegno a quelle di Nardella, praticamente delineano una posizione politica comune che ormai è chiarissima. La politica fiorentina non vuole lo stadio nuovo della Fiorentina. Bocciata la Mercafir si è deciso di prendere questa strada del restyling che però non interessa ai viola. I motivi sono quelli citati precedentemente.
Ma Commisso è un guerriero e non si arrende, opzionando i terreni di Campi Bisenzio, costo 5 milioni di euro. È partita una battaglia in cui si gioca il futuro della Fiorentina.