Alla vigilia di Chievo-Fiorentina, Paulo Sousa si è presentato in sala stampa per la consueta conferenza. Di seguito riportiamo le sue dichiarazioni
Sul Chievo
“‘Il Chievo sta facendo un grandissimo campionato. Hanno principi acquisiti praticamente da sempre. All’andata noi giocammo un’ottima gara senza concedere niente ad un avversario che ha anche qualità. Sarà una partita con lo stesso sviluppo tattico. Hanno perso solo Paloschi, ma l’idea di gioco è sempre la stessa”.
Sull’incontro con Della Valle che continua ad essere rimandato
“Sono sempre stato molto chiaro, trasparente, cercando di portare avanti le mie idee sia sul piano tecnico-tattico, sia su quello strutturale per crescere insieme. Meglio tardi che mai dico sempre io. E’ un principio. Ho parlato diverse volte di diversi modelli sportivi. Solo quelli che comandano, che sono al vertice della piramide, possono definire il progetto sportivo, con chi poi naviga all’interno dell’ambiente sportivo. Io posso anche avere tutte le mie idee, che ho già fatto sapere, però dopo io mi devo concentrare sul gioco, non posso assumermi un incarico che non è mio”.
Sulla corsa al quinto posto dopo la sconfitta contro la Juventus
“Io non ho mai paura, ora c’è l’opportunità per mantenere questa posizione. I ragazzi hanno dimostrato di poter andare anche oltre i loro limiti, l’abbiamo visto anche nell’ultima partita. Bisogna migliorare su questa qualità: creare una mentalità vincente sempre, in tutte le gare. Devi fare sempre il massimo per vincere. Poi i dettagli ti possono penalizzare, come domenica”.
Sul quinto posto
“Incide perché arrivando quinti avremmo più tempo per recuperare le energie. Senza contare la componente mentale-emozionale. In Europa League partire dai gironi è un vantaggio, se non passi il preliminare puoi pagare sotto il profilo mentale”.
Sulla crescita del gruppo e le mancanze dell’ambiente
“Dai tifosi non mi aspetto di più, perché hanno dimostrato tantissimo quest’anno. Per creare una cultura vincente bisogna avere la voglia di lavorare con continuità, ma sono tante le componenti per creare una cultura vincente”.
Sulla finale di Coppa Italia
“La Juventus sta facendo benissimo, non penso che il Milan riuscirà a vincere la Coppa Italia”.
Sulle aspettative alzate quest’anno
“Noi abbiamo fatto capire che possiamo competere, ma sono tanti i fattori che influenzano i momenti e i risultati. Domani abbiamo la possibilità per crescere ancora nella nostra mentalità e nel nostro approccio, in maturità e gestione dei momenti difficili. Parlo dei giocatori, di me stesso e del mio staff”.
Sulla Champions persa per gli scarsi risultati contro le piccole
“Non credo sia così, nel girone d’andata non era così. Sono momenti che influenzano tutto, in maniera positiva o negativa”.
Sulla possibilità di ripetere una favola come il Leicester in Italia
“Abbiamo due culture diverse tra Italia e Inghilterra. Là ci sono stadi pieni, emozionalmente il tifoso vive in maniera diversa la partita. E il giocatore lo sente. Questa alchimia continua, sulla scia dei risultati, ti può permettere in una stagione di battere tutti quelli che lottano per vincere. Questo non succede con frequenza, ma la cultura inglese permette questo”.
Su Ilicic
“Non potrà giocare domani”.