Secondo quanto scrive La Gazzetta dello Sport, in casa Juventus, per il dopo Szczesny sono sempre più orientati a puntare su Vicario, portiere più volte elogiato pubblicamente anche da un certo Gigi Buffon.
La Juventus, dopo i pour parler degli ultimi tempi, si prepara per entrare in azione a gennaio. La priorità non è quella di arruolare Vicario per l’immediato – Allegri è copertissimo nel ruolo grazie a Szczesny e Perin – bensì quella di anticipare la probabile asta estiva. I dirigenti bianconeri vorrebbero replicare l’operazione Gatti 2022: cioè prenotare il portiere dell’Empoli subito, lasciandolo però (almeno) altri sei mesi in prestito in Toscana. Cherubini vorrebbe giocare d’anticipo per bruciare sul tempo la concorrenza: dalla Roma al Tottenham dell’ex uomo mercato juventino Fabio Paratici. Assicurarsi già in inverno il sì di Vicario e dell’Empoli consentirebbe alla Juve di programmare meglio anche il dopo Szczesny.
Il contratto del 32enne polacco scade nel 2024, praticamente tra un anno e mezzo. Ecco perché alla Continassa, pur avendo grande fiducia nell’ex Roma e nel suo vice Perin, hanno iniziato a guardarsi intorno con decisione. Dopo i sondaggi per Marco Carnesecchi (Cremonese, ma di proprietà dell’Atalanta) e Giorgi Mamardashvili (Valencia), la pista Vicario è diventata quella più calda. Prenotare l’empolese a gennaio consentirebbe alla Juventus di trovarsi pronta a qualsiasi evenienza estiva legata al futuro di Szczesny e Perin.
Vicario si prenderebbe la Juventus o dopo una stagione da vice del polacco, come successe allo stesso Szczesny quando arrivò dalla Roma e il titolare era ancora Buffon. O direttamente a giugno (giocandosi il posto con Perin), nell’eventualità che l’ex Roma e Arsenal decida di lasciare Torino dodici mesi prima della naturale scadenza del contratto.Tutte ipotesi, al momento. Di sicuro, ora come ora, c’è il forte interesse della Juventus per Vicario e qualche discorso già avviato.
Spifferi e conferme arrivano anche da Udine, città natale di Vicario e dove tuttora vive la famiglia del portiere dell’Empoli. Basta frequentare il ristorante della zona nord della città, zona Chiavris. Ogni settimana all’ora di cena, stesso giorno e stessa ora, c’è un tavolo prenotato per il medesimo gruppo di persone, tutte legate da un profondo rapporto di amicizia. Si va da un minimo di tre partecipanti a salire, a seconda delle occasioni. A sedersi sono dei personaggi di spicco della città: funzionari pubblici, politici, professionisti di alto livello. Si prende parte all’evento gustando tartare di carne e con il solo scopo di discutere e approfondire un solo e unico argomento: la Juventus.
Il denominatore comune del tifo calcistico, per essere invitati, è imprescindibile. Una sera è capitato che tra i commensali ci fosse anche il dottor Michele Vicario, storico medico di base del quartiere (è in pensione dalla fine dell’anno scorso), ma soprattutto papà di Guglielmo. Così, tra una chiacchiera e l’altra sulla Vecchia Signora, è emerso il forte interesse del club bianconero per il ragazzo di casa. L’attenzione piace? Sì, moltissimo. E quella di Torino sarebbe una delle soluzioni più gradite dal portiere azzurro, anche lui juventino fin da bambino.
SABIRI E IL CUORE VIOLA CON AMRABAT