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La Fiorentina e la mail mancata che ha fatto arrabbiare i tifosi viola. Ecco cosa è successo con il Tas

Firenze, stadio Artemio Franchi, 21.10.2018, Fiorentina-Cagliari, Foto Fiorenzo Sernacchioli. Copyright Labaroviola.com, Andrea Della Valle

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La Fiorentina e la mail mancata che ha fatto arrabbiare i tifosi viola. Ecco cosa è successo con il Tas

Flavio Ognissanti

7 Novembre · 14:32

Aggiornamento: 7 Novembre 2018 · 14:40

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Nella giornata di ieri sono finalmente emerse le motivazioni del Tas che hanno fatto riammettere il Milan in Europa League dopo l’iniziale esclusione della Uefa per aver violato il Fair Play finanziario. Da qui è anche emerso come la Fiorentina, che avrebbe nel caso direttamente beneficiato di questa esclusione rossonera, ergo avrebbe giocato l’Europa League, non ha fatto nulla per partecipare alla sentenza.

Infatti nelle scorse ore si è scoperto che la società viola poteva scegliere se partecipare al dibattito o meno, la Fiorentina aveva 10 giorni per decidere su questo argomento ma la scelta è stata quella di partecipare, ma la mail è stata inviata solo 7 ore dopo la scadenza del termine.

Un episodio dunque, che ha dimostrato la poca voglia di incidere su quella sentenza e di mettere pressione nella decisione finale. Una poca voglia che adesso giornalisti e tifosi stanno riconducendo alla società gigliata. Una notizia che non farà piacere anche ai giocatori viola, che quest’estate hanno mostrato tutto il loro disappunto per tale vicenda.

Anche Benedetto Ferrara, giornalista della Repubblica, ha parlato della vicenda: “Penso che la società non avesse tutta questa voglia di giocare in Europa, perché sapevano che avrebbero dovuto spendere. Le nostre sono ipotesi, è chiaro, ma il fatto che la mail inviata dalla Fiorentina al TAS sia stata spedita sette ore dopo dimostra che non c’era voglia di prendere il posto al Milan. E poi la società diceva solo di voler assistere all’udienza, quindi non era certo una priorità per loro. A dimostrazione di tutto quanto diciamo anche che l’obiettivo di quest’anno è il settimo posto che tra l’altro non garantisce automaticamente l’Europa. Così si demotiva uno spogliatoio e lo stesso Pioli non era certo contento di sentire certe parole.”

Flavio Ognissanti

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