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Labaro viola: il mondo viola minuto per minuto
Italiano sulla formazione ha le idee chiarissime. Conference e Coppa Italia, Firenze sogna

Firenze, stadio A.Franchi, 19.03.2023, Fiorentina-Lecce, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

Rassegna Stampa

Italiano sulla formazione ha le idee chiarissime. Conference e Coppa Italia, Firenze sogna

Redazione

13 Aprile · 09:38

Aggiornamento: 13 Aprile 2023 · 09:38

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Firenze, stadio A.Franchi, 08.04.2023, Fiorentina-Spezia, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

E’ un palcoscenico prezioso e con vista extra-lusso. Non che fino ad oggi l’impresa di correre in Europa sia stata solo e soltanto una piacevole girata qua e là per il vecchio continente, ma è chiaro che l’appuntamento dei quarti di finale della Conference che accende stasera il pulsante della gara di andata, rappresenta concretamente una tappa che profuma di prestigio. La Fiorentina va a casa del Lech, a Poznan, per misurarsi con un avversario non a cinque stelle, è vero, ma comunque concreto, ambizioso e quindi pericoloso. Non sarà, tanto per dirla chiaramente, lo stesso tipo di partita che (in coppa Italia) i viola hanno vissuto a Cremona, per ipotecare la finale. No, il Lech sarà un avversario diverso e la Fiorentina per portare a casa il risultato, o anche di più, puntare a resettare in qualche modo il valore della gara di ritorno (fra sette giorni a Firenze) dovrà dare e fare il massimo. Serviranno concretezza di gioco, qualità di manovra e la concentrazione giusta per interpretare e tradurre da subito quali saranno i pericoli che il Lech potrebbe mettere sul piatto. Italiano, nonostante gli inevitabili rebus della vigilia, le idee le ha chiare. Chiarissime. Proprio come è stato nel realizzare la lunga striscia di vittorie e risultati positivi che ha (leggermente) rallentato contro lo Spezia, in campionato.

Intensità e coraggio sono le nuove armi della Fiorentina, armi che si rifanno bene al carisma (ancora non del tutto evidenziato) di Nico Gonzalez, la condizione spettacolare di giocatori come Dodò, le sicurezze di Terracciano e di capitan Biraghi, i gol che Cabral ha iniziato a portare a casa e che per Jovic dovranno essere in qualche modo uno stimolo per fare meglio. Per fare lo Jovic che in viola non si è mai visto. Vale oro il palcoscenico della Conference che da stasera entra nella sua fase più pregiata. Dove oro non significa solo e soltanto soldi e milioni che il club vedrà riconoscersi saltando prima in semifinale e poi chissà dove. La Conference vale oro anche e soprattutto per il prestigio, l’onore e l’orgoglio che potrebbe o magari potrà stampare accanto al cuore della società, dei tifosi e di quel gruppo di giocatori che nella parte finale di una stagione iniziata con la bufera delle polemiche, rischia (si fa per dire) di chiudersi con un bottino incredibile. Vuole e sogna un risultato magico in Europa, Commisso. Vuole e sogna la coppa Italia, il patron. Due obiettivi veri e concreti. Sicuramente non semplici, sia chiaro. Ma Firenze ci crede. Altro che se ci crede. Lo scrive La Nazione.

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