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Inter, maxi buco di bilancio da oltre 200 milioni: servono i ricavi degli ottavi di Champions o sarà crisi
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Inter, maxi buco di bilancio da oltre 200 milioni: servono i ricavi degli ottavi di Champions o sarà crisi

Redazione

30 Settembre · 13:59

Aggiornamento: 30 Settembre 2021 · 13:59

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Da quattro anni l’Inter passa l’autunno sul lettino dell’analista: da dove nascerà mai la sindrome dell’Europa? In quale angolo dell’inconscio si nasconde questa nuova tendenza suicida in Champions? Come riporta Gazzetta, i nerazzurri iniziano la competizione con uno zainetto riempito di belle speranze, poi faticano tremendamente lungo il sentiero: da Luciano Spalletti a Simone Inzaghi, passando per il biennio contiano, nessun allenatore ha ancora estirpato il problema e passato la prima fase di Coppa. Il vero guaio, però, è che così per strada si perde un fiume di denaro, preziosissimo sempre, figurarsi in questo momento di secche. I ricavi Champions sono la fonte di sostentamento primario visto che Suning, travolto da gravi problemi in patria, ha definitivamente chiuso i rubinetti: per ridurre i rischi di nuove vendite dolorose dopo Hakimi e Lukaku, occorre quindi rompere il salvadanaio europeo. Il pari di Kiev, unita alla sconfitta nella prima giornata col Real, complica però i piani nerazzurri. Adesso la squadra è di fronte a un bivio: di qua la mancata qualificazione che porterebbe un sanguinoso danno economico, di là il passaggio agli ottavi che porterebbe una ventina di milioni, balsamo su conti in peggioramento. Oggi, infatti, il Cda confermerà le perdite ingenti del 2020-2021, ben superiori ai 200 milioni. Una cifra non troppo distante dal -209 annunciato dalla Juve. Allo stesso tempo, prospetterà una situazione finanziaria che, guardando al futuro, è in miglioramento grazie al ritorno degli incassi da stadio, all’effetto benefico delle cessioni di Lukaku-Hakimi e al prestito da 275 milioni del fondo Oaktree.

Nella peggiore delle ipotesi, da questa campagna europea l’Inter tirerà su 45 milioni circa: è la somma della quota di partecipazione, dei denari derivanti dal ranking storico e dalle due fette di market pool, una relativa al piazzamento nell’ultimo campionato e una legata ai risultati in Champions. Ma arrivare per la prima volta agli ottavi dopo 10 interminabili anni farebbe lievitare quella cifra fino a 65 milioni. Non sono certo calcoli esatti al millesimo, viste le tante varianti in ballo, ma vanno comunque considerati i 9,6 milioni garantiti per il passaggio del turno, più una ulteriore quota di market pool e i probabili incassi da stadio, voce volubile in questa nuova era. Contro il Real, San Siro è tornato a riassaporare la magia delle notti più belle e, con uno stadio ancora al 50%, il club ha incassato oltre tre milioni. In un eventuale ottavo, i prezzi potrebbero essere superiori e, comunque, la capienza dello stadio salirà al 75%. In ogni caso, nelle prossime 4 gare i nerazzurri si giocheranno la possibilità di allargare lo sguardo oltre l’orizzonte: se il ballo continuasse, in palio ci sarebbe una vagonata di milioni. Ad esempio, un’ipotetica Inter sul tetto d’Europa porterebbe circa 115 milioni, vertigine che oggi pare lontanissima. E allora meglio concentrarsi sull’arte del possibile, sull’ossessione ottavi: sembravano a un palmo al momento del sorteggio, dopo due turni sono ben più lontani.

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