Il nuovo stadio della Fiorentina pronto in meno di 48 mesi. Rocco Commisso viaggia davvero fast, più veloce di tutti. Ha dettato il suo piano di lavoro, snello ed efficace, e lo ha fatto davanti al sindaco di Firenze Dario Nardella, che vuole stare al suo passo. Punta a vincere la sfida anche il Comune.
«Voglio che la mia squadra giochi la prima partita lì tra meno di quattro anni. Ho rubato un mese: anziché farlo in 48 mesi, lo voglio in 47. Voglio vedere la Fiorentina giocarci la prima gara del 2023, a settembre (dunque, stagione 2023/24). Da Campo di Marte (dove si era immaginato inizialmente un restyling del Franchi, reso complicato dai vincoli monumentali), ci siamo spostati sulla Mercafir. So che c’è una task-force (a cui partecipa anche Joe Barone): tanto lavoro è già stato fatto, ma ci vuole ancora tempo per arrivare a un punto».
Rocco Commisso, insieme alla moglie Catherine – il sindaco ha sorpreso la coppia con una dedica per l’anniversario di nozze al suono di violino – non si è fermato nemmeno stavolta. Ha riposato giusto un’ora, dopo l’atterraggio a Roma e il viaggio verso Firenze in macchina, e si è subito rimesso in moto. Nessun plastico, ha richiesto solo tre cose, che i suoi «tre punti vengano rispettati».
«Uno: viaggiare “fast, fast, fast”. Due: costi giusti, per comprare i terreni e per le infrastrutture, oltre che naturalmente per costruire lo stadio. Tre: se io investo i soldi, voglio avere il controllo di ciò che succede (dunque area di proprietà)».
Corriere dello Sport