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GIORNALAI E ZAPPE SUI PIEDI: QUANDO L’AUTOLESIONISMO DISTRUGGE TUTTI GLI ALIBI…
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GIORNALAI E ZAPPE SUI PIEDI: QUANDO L’AUTOLESIONISMO DISTRUGGE TUTTI GLI ALIBI…

Tommaso Fragassi

23 Novembre · 21:07

Aggiornamento: 23 Novembre 2016 · 21:07

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“Sono deluso perché credo che i giornalisti cerchino di far passare un’idea mia completamente diversa da quella che ho”, tre settimane fa Paulo Sousa palesava così la sua rabbia nei confronti della stampa che, a suo dire, travisava regolarmente le sue dichiarazioni per alimentare una polemica inesistente.

Parole che hanno fatto gioire quei tifosi che, spesso e volentieri, addossano ai giornalisti tutte le sventure della propria squadra del cuore. “Giornalai, non giornalisti”, ci correggerebbe l’ennesimo “commentatore da social network”, e come dargli torto, d’altronde chi passa la vita ad aizzare l’ambiente contro la Fiorentina non merita un appellativo migliore.

Fare buon viso a cattivo gioco, dunque, è l’unico strumento rimasto nelle mani di chi commenta le vicende della Fiorentina sul web o su carta stampata, in mezzo ai fuochi di un pubblico che non sopporta critiche (ma neanche elogi esagerati) e di una società ancora molto diffidente.

Una situazione talmente difficile che, più volte, ci è capitato di chiederci se veramente questo lavoro ci ha trasformati in gufi assetati di scoop e polemiche. Già, polemiche, come quelle che, secondo molte persone, amiamo inventare e costruire “ad hoc”.

Poi, un giorno, durante la conferenza stampa di Paulo Sousa, arrivano le seguenti parole: “Bernardeschi ha detto che rimarrà a Firenze, io invece, per quello che conosco del calcio, dico che Federico ha nel suo destino squadre con ambizioni diverse dalla Fiorentina”.

Le nostre orecchie “da giornalai” hanno preso nuovamente fischi per fiaschi? No, abbiamo sentito bene, purtroppo. Paulo Sousa oggi, per dirla in modo molto semplice, “si è tirato la zappa sui piedi”, creando con le sue mani una polemica a dir poco distruttiva proprio quando, per la prima volta da febbraio ad oggi, a Firenze si stava cominciando a vivere serenamente. E’ stato sincero, sì, una qualità fondamentale per un professionista, così come anche Astori qualche giorno fa è stato sincero dicendo che i primi tre posti non erano nelle corde della Fiorentina, ma ci sono momenti in cui un uomo farebbe bene a sognare, o a dire pure qualche bugia a fin di bene.

Ebbene, oggi quel momento è arrivato, ma Sousa se l’è lasciato sfuggire proprio alla vigilia di un momento cruciale della stagione, con il Paok da affrontare in Europa League e l’Inter a San Siro lunedì prossimo.

La speranza è che queste frasi non influiscano in modo negativo sulle partite che i viola si apprestano ad affrontare. Sicuramente non faranno bene, ma quando in una squadra subentra l’autolesionismo, non ci sono alibi e “giornalai” che tengano…

Tommaso Fragassi

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